Batterie dell’Alleanza nei rioni popolari: “Chi non paga deve lasciare l’alloggio”

942

NAPOLI – I rioni popolari nell’area nord della città sono in fibrillazione. Secondo le informative della questura, l’Alleanza di Secondigliano sta inviando batterie per rastrellare le palazzine: chi non paga deve lasciare la casa. Gli appartamenti vanno ‘assegnati’ agli affiliati e a chi versa le quote. E’ il primo passo per ‘fidelizzare’ le reclute e fare cassa, azzerando (quasi) i rischi. La gestione degli alloggi popolari è uno dei
principali business delle cosche, insieme al mercato della droga. Gli agenti della squadra mobile e i carabinieri lavorano in queste ore per raccogliere informazioni utili alle indagini. Hanno da esaminare una escalation di raid e aggressioni da brivido. Poco tempo fa due
uomini entrarono in una palazzina a San Pietro a Patierno armati di mitra. Via della Bussola è una zona di confine tra i Contini e i Mazzarella: qui due persone, con i volti celati da caschi integrali, hanno fatto irruzione in un edificio in pieno giorno.

Entrati forzando una porta laterale che conduce agli scantinati. Uno dei due era armato di mitraglietta, mentre l’altro teneva in mano
un ombrello aperto, che stranamente non ha mai chiuso. Sembra che fossero alla ricerca di qualcuno. Hanno perlustrato i piani alti dell’edificio e ne sono usciti dopo circa venti minuti, senza aver sparato un colpo, ma mantenendo rispettiva- mente la mitraglietta in mano
e l’ombrello ancora aperto. L’irruzione ha scatenato il panico tra i residenti, trattandosi di un vero e proprio raid in pieno giorno. Subito dopo, i due si sono allontanati passando dall’androne principale.

Gli investigatori più tardi hanno accertato che ci fosse stato uno scontro tra due fazioni per la gestione di un alloggio popolare. Probabilmente era stata un’azione mirata, non portata a termine. Nelle ultime settimane i riflettori della Procura sono puntati sull’Alleanza di Secondigliano, che ha adottato strategie per fare cassa. Aumentate anche le estorsioni. Decine di denunce sono giunte al commissariato di Secondigliano e alla Squadra Mobile da parte dei commercianti di corso Secondigliano. La ‘cupola’ formata dai clan Licciardi, Mallardo
e Contini ha inviato i propri emissari, ma non tutti gli esercenti sono disposti a pagare il ‘pizzo’. Molti, infatti, si sono rivolti alle forze dell’ordine.

Gli investigatori sospettano che il maxi ‘cartello’ di Secondigliano abbia urgente bisogno di liquidità, e la via più rapida per
procurarsela sia proprio l’estorsione. Per questo motivo, i clan avrebbero stretto accordi di non belligeranza nell’area nord di Napoli.
In particolare, i Licciardi controllano l’intero lato sinistro del quartiere Secondigliano, men- tre la Vanella Grassi gestisce il lato destro, per evitare pericolose sovrapposizioni e scontri armati.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome