Le prime parole da carcerato di Cesare Battisti sono state riportate sui social dall’onorevole Mauro Pili. “E’ tutto finito”, avrebbe detto l’ex terrorista dei Pac. “Sono malato, sono cambiato”. Il parlamentare le ha citate su Facebook spiegando di averle acquisite da ‘fonti qualificate’.
Dichiararsi innocente non è nella logica di Battisti, ma neppure sarebbe pronto ad accollarsi “tutto ciò” di cui lo accusano.
Per sei mesi subirà l’isolamento diurno: gli unici contatti previsti per ora sono con gli agenti delle penitenziaria del carcere di Oristano e con l’avvocato.
Per Battisti, nella prigione di Oristano (clicca qui per leggere), poche ore fa è iniziato il primo colloquio con il suo difensore, l’avvocato Davide Steccanella.
Nella notte tra sabato e domenica l’interpool ha messo fine alla fuga di Battisti. Lo ha arrestato in Boliva. Lì, a Santa Cruz, era scappato quando aveva capito che il Brasile, con il governo Bolsonaro, avrebbe chiesto il suo arresto. Dopo 37 anni è tornato in Italia dove sconterà l’ergastolo.
Al centro del dibattito ora sono le condizioni carcerarie a cui sarà sottoposto l’ex Pac. Poiché i reati contestatigli sono stati commessi negli anni Settanta, il suo legale potrebbe chiedere di annullare l’ergastolo ostativo che prevedono i 6 mesi di isolamento diurno, norma entrata in vigore negli Novanta.
“A giudicare umanamente una persona ci metto un po’ di tempo, non mi limito al primo incontro”, ha dichiarato il legale di Battisti fuori alla casa circondariale di Oristano. “L’ho trovato come uno che ha avuto una giornata pesantina ieri, che ne dite?”, ha risposto ai cronisti ad attenderlo dopo il colloquio con il suo assistito. “Abbiamo parlato il tempo necessario”.