MILANO – “L’abbiamo preso. E ora dovrà marcire in galera. Cesare Battisti non è un perseguitato o un semplice scrittore di romanzetti: è un terrorista comunista. Un assassino. Un codardo. Da decenni si era rifugiato all’estero per non pagare le sue colpe. È stato protetto e coccolato da donne e uomini di sinistra, presunti intellettuali, vip e politici”. Così il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una lettera pubblicata sul quotidiano Leggo.
L’Italia ha rialzato la testa
“Ora la pacchia è finita. Merito di un governo che ha ridato prestigio all’Italia. Non è un caso se il nuovo presidente brasiliano, Bolsonaro, aveva promesso pubblicamente di riconsegnarci Battisti. Ha mantenuto la parola, dando prova di una serietà e di una lealtà per cui lo ringrazio a nome degli italiani”, scrive Salvini, “oggi il nostro Paese ha rialzato la testa. Non siamo più l’Italietta che l’Europa trasformava nel campo profughi del Mediterraneo e che veniva snobbata dalle superpotenze mondiali. Stiamo vivendo una nuova fase”.
Il vicepremier Salvini è soddisfatto del governo Lega-M5S
Prosegue il vicepremier e ministro dell’Interno: “In poco più di sei mesi abbiamo fatto quello che altri governi avevano provato a realizzare in decenni, fallendo. Aspetto le famiglie rovinate da Cesare Battisti al Viminale. Mentre le nostre galere aspettano lui. La pacchia è finita. Era ora”.
(Lapresse)