NOVARA – A poche ore dal funerale del bimbo di Novara, il compagno della madre Nicholas Musi tenta il suicidio in carcere. Provvidenziale l’intervento degli agenti di Polizia penitenziaria
Il tentativo di suicidio nel carcere di Novara: lenzuoli legati alle inferriate della cella
Il 23enne si trova ristretto nel carcere di Novara con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato per la morte del figlio della compagna. L’evento è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. La dinamica è abbastanza lineare stando ai primi riscontri. L’uomo ha legato alcuni lenzuoli alle inferriate della sua cella, provando così ad impiccarsi. Il tempestivo intervento della polizia penitenziaria ne ha evitato la morte certa.
Musi si è avvalso della facoltà di non rispondere
La madre del piccolo Leonardo ha negato di essere stata coautrice della morte di suo figlio. Mentre Musi continua ad avvalersi della facoltà di non rispondere. Secondo i medici a causare la morte è stato un colpo violento all’addome che avrebbe provocato un’emorragia interna. Sul corpicino sono stati rinvenuti però anche ulteriori segni di violenza risalenti anche agli anni addietro.