ROMA (AWE/LaPresse) – Nell’area dell’euro “la crescita prosegue, nonostante la decelerazione registrata negli ultimi mesi”. L’inflazione ha compiuto “considerevoli progressi” verso l’obiettivo della Bce del 2% annuo, ma sembra che “l’incertezza non si sia completamente dissipata”. Così la Banca d’Italia nel suo bollettino economico. La Bce, ricorda via Nazionale, “di conseguenza prevede di interrompere a fine anno gli acquisti netti di titoli. Ma di preservare un ampio grado di accomodamento monetario, mantenendo i tassi di interesse sugli attuali bassi livelli almeno fino a tutta l’estate del 2019. Reinvestendo il capitale rimborsato dei titoli in scadenza e continuando a considerare il programma di ac quisti tra gli strumenti disponibili”.
Famiglie e imprese italiane “si attendono una dinamica dei prezzi ancora moderata nell’anno e meno accentuata rispetto alle valutazioni prevalenti” rilevate nello scorso marzo
“L’inflazione è salita. Portandosi in giugno all’1,5%. Vi ha contribuito l’aumento delle quotazioni dei beni energetici. Anche l’inflazione di fondo ha recuperato dopo la forte diminuzione registrata in aprile. Ma resta allo 0,7% in giugno”. Sempre riguardo all’inflazione, Bankitalia teme un eventuale rincaro del petrolio. Perché “rischi al ribasso deriverebbero dall’eventualità di una più debole attività economica”. Ma “rischi al rialzo potrebbero invece provenire da nuovi aumenti delle quotazioni delle materie prime energetiche”. Materie prime energetiche “che all’inizio di luglio hanno toccato i livelli massimi dalla fine del 2014”.