Bce, tassi ai minimi fino a metà 2020. E Draghi bacchetta i minibot

Uno dei temi chiavi del meeting è stato d'altra parte quello della "accettazione del rischio", accompagnata però dalla "prontezza ad agire in caso di contingenze avverse"

AFP / Daniel Roland in foto Mario Draghi

MILANO“Siamo lontani dalla normalizzazione perché le sfide che affrontiamo sono lontane dall’essere normali”. E’ questa la sintesi offerta Mario Draghi nel giorno in cui la Bce prolunga la sua forward guidance anticipando tassi ai minimi storici fino almeno alla metà del 2020. E presenta nel dettaglio la nuova tornata di operazioni di rifinanziamento a lungo termine destinate alle banche.

I temi al centro del dibattito

Al termine di una riunione del consiglio direttivo, spiega lo stesso presidente della Banca centrale europea, nel corso della quale alcuni membri hanno anche voluto discutere di possibili ulteriori tagli al costo del denaro e di una eventuale ripresa del quantitative easing, il programma di acquisto di titoli conclusosi a fine 2018.

Uno dei temi chiavi del meeting – svoltosi questa vola a Vilnius, in Lituania – è stato d’altra parte quello della “accettazione del rischio”, accompagnata però dalla “prontezza ad agire in caso di contingenze avverse”. La proverbiale cassetta degli attrezzi resta insomma a portata di mano. Con Francoforte che non esiterà a ricalibrare la propria azione se questo servirà a garantire il percorso dell’inflazione verso l’obiettivo di medio termine prossimo ma inferiore al 2%.

La linea della Bce

Le proiezioni elaborate dagli esperti della Bce indicano intanto per il 2019 una crescita dei prezzi nell’area euro dell’1,3%, col Pil reale che dovrebbe invece aumentare dell’1,2%. Entrambe le cifre sono state riviste al rialzo di un decimo di punto rispetto alle stime precedenti. Dopo il progresso dello 0,4% trimestrale messo a referto nei primi tre mesi dell’anno dall’economia dell’area euro, ha avvertito però Draghi, i dati di cui dispone l’istituto centrale anticipano “una crescita un po’ più debole nel secondo e nel terzo trimestre”.

Le operazioni di Tltro partiranno a settembre

Guardando oltre, a settembre prenderanno il via le operazioni di Tltro, già annunciate a marzo. Quanto più le banche presteranno, tanto più i tassi saranno per loro bassi: fino a un -0,30% stando alla comunicazione diffusa alla fine del consiglio direttivo. A pochi giorni dallo scambio di lettere sui conti pubblici tra Roma e Bruxelles, non poteva infine mancare un capitolo dedicato all’Italia nella conferenza stampa di Draghi, che ha prima di tutto fatto sfoggio di realismo.

Draghi bacchetta i minibot

“Sappiamo tutti che per far scendere in fretta il rapporto debito/Pil è impossibile. Deve esserci un piano di medio termine credibile”, ha spiegato. Aggiungendo che tale credibilità dipenderà da come il piano sarà progettato e dalle azioni che metterà in campo. Netta bocciatura, invece, per quanto riguarda lo strumento dei minibot, evocato da più parti nei giorni scorsi. Secondo il numero uno della Bce, o sarebbero “un’altra moneta” e quindi illegali, oppure “altro debito”.

(LaPresse/di Marco Valsecchi)

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