BRUXELLES – Chiusura dello spazio aereo, blocco dei trasporti, picchetti in tutto il Belgio. Il Paese del Benelux viaggia perennemente in ritardo oggi per il primo sciopero generale in oltre 4 anni, indetto dai principali sindacati, che chiedono un aumento dei salari. Lo sciopero generale interessa amministrazioni pubbliche, trasporti, uffici postali, scuole, ospedali e raccolta dei rifiuti, ma anche le imprese e i centri commerciali.
Belgio, trasporti in ginocchio a causa dello sciopero
Lo sciopero ha portato a una pesante interruzione dei trasporti pubblici belgi già dalla mattina, soprattutto nella capitale Bruxelles. La società ferroviaria nazionale belga ha annunciato la cancellazione o la modifica di diversi treni, nonostante la garanzia di un servizio minimo. Il traffico internazionale dei treni dovrebbe tuttavia essere risparmiato dalla protesta. L’ultimo sciopero generale in Belgio risaliva al dicembre 2014.
La compagnia Skeyes cancella i voli
La società di controllo del traffico aereo Skeyes ha comunicato ieri che non avrebbe permesso ad alcun volo di partire o di arrivare nel Paese per l’incapacità di determinare con certezza la propria forza lavoro. A nessun aereo sopra gli 8.000 metri di altitudine, cioè nell’area controllata da Skeyes, sarà inoltre consentito di sorvolare il Paese anche se in transito da e per l’estero.
Previsto a Bruxelles il summit della Nato
Sono ammessi voli governativi, militari e di emergenza. La protesta potrebbe creare qualche problema all’incontro dei ministri della Difesa dei 29 Paesi della Nato, previsto tra oggi e domani a Bruxelles. La stessa alleanza atlantica ha fatto sapere che i lavori del summit potrebbero subire ritardi.
Chiuso l’aeroporto di Charleroi, disagi a Bruxelles
“Anche se il terminal rimarrà aperto, chiediamo a tutti i passeggeri di non recarsi in aeroporto”, ha comunicato l’aeroporto di Bruxelles-Zaventem, il più grande in Belgio. L’aeroporto di Charleroi, il secondo in Belgio per importanza, da cui opera la compagnia aerea irlandese Ryanair, è chiuso a sua volta. Secondo l’agenzia Belga, sono state organizzati diversi picchetti di protesta in molte aree del Paese, tra cui il porto di Gand, a nord, Eupen, a est, e le aree industriali del Limburgo, sempre a est.
I tre sindacati alla guida dello sciopero
Lo sciopero è stato indetto e concordato dai tre grandi sindacati del Paese, i socialisti di Fgtb, i cristiano-democratici di Csc e i liberali Cgslb, e coinvolge tutti i settori del Paese, sia pubblici che privati. I lavoratori del Belgio richiedono salari più alti, maggiori benefici e pensioni e condizioni migliori per andare in pensione.
(AWE/AFP)