Belgio: un progetto per risanare il fiume Schelda

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Biodiversità fluviale
Biodiversità fluviale

Le autorità belghe, in collaborazione con fondi europei per lo sviluppo regionale, hanno approvato il piano “Schelda Viva”, un’ambiziosa opera di risanamento ambientale destinata a trasformare il futuro del fiume Schelda. Il programma pluriennale si concentrerà sul tratto che attraversa le Fiandre, una delle aree più densamente popolate e industrializzate d’Europa.

Per decenni, il fiume ha sofferto a causa degli scarichi industriali e agricoli, che hanno compromesso gravemente la qualità delle sue acque e decimato la fauna ittica. Le rive, in molti punti, sono state cementificate per facilitare la navigazione, eliminando quasi del tutto gli habitat naturali essenziali per la riproduzione di piante e animali acquatici.

L’intervento si articolerà in diverse fasi. La prima prevederà la bonifica dei fondali attraverso la rimozione di tonnellate di sedimenti contaminati da metalli pesanti e sostanze chimiche, accumulatisi nel corso del Novecento. Successivamente, si procederà alla rinaturalizzazione delle sponde, sostituendo le barriere di cemento con vegetazione autoctona come canneti e salici, che fungeranno da filtro naturale e offriranno rifugio alla fauna.

Parallelamente, saranno avviati programmi di reintroduzione di specie ittiche che un tempo popolavano il fiume, tra cui l’anguilla europea e il salmone atlantico. Questi sforzi saranno supportati dalla creazione di nuove zone umide lungo il corso d’acqua, aree cruciali per la sosta degli uccelli migratori e per l’equilibrio dell’intero ecosistema.

“Non si tratta solo di pulire un fiume, ma di restituire un intero ecosistema alla comunità”, ha dichiarato la biologa Lena Peeters, coordinatrice del progetto. “Prevediamo un ritorno significativo della biodiversità entro i prossimi dieci anni. Un’acqua più pulita e un ambiente più sano avranno ricadute positive anche sul benessere dei cittadini e apriranno nuove opportunità per un turismo sostenibile”.

Il completamento del progetto è previsto per il 2035. L’iniziativa “Schelda Viva” è già considerata un modello di riferimento per altre nazioni europee che affrontano problematiche simili con i propri bacini fluviali. Il piano ha incluso anche un forte coinvolgimento delle comunità locali, che parteciperanno attivamente al monitoraggio delle acque e alle attività di piantumazione. Questo approccio partecipativo si è rivelato fondamentale per garantire il successo e la sostenibilità a lungo termine del risanamento.

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