Berlusconi annuncia rivoluzione in Fi e rompe il silenzio

Il rilancio del partito passa dai social, il cavaliere rincorre Salvini e Di Maio

Foto LAPRESSE / AFP in foto Silvio Berlusconi

ROMA – Il leader di Fi Silvio Berlusconi non ci sta a veder tramontare il proprio partito senza tentare di rilanciarlo ancora una volta. Negli anni il cavaliere e i suoi hanno vissuto momenti di grande successo e, per contro, grandi sconfitte. E ogni volta è stato annunciato un rinnovamento della classe dirigente che non si è mai tradotto in realtà. Ma mai prima d’ora Berlusconi aveva perso lo scettro di leader del centrodestra.

L’ascesa di Salvini pesa sul cavaliere

La premiership del centrodestra è passata nella mani del vicepremier e numero uno della Lega Matteo Salvini. Per evitare che anche gli ‘ultimi’ fedelissimi salgano sul carro del vincitore, Berlusconi è costretto a rivedere le cose e a confidare nell’aiuto di nuove personalità. Da qui l’annuncio: “Ho deciso un rinnovamento a livello nazionale e a livello locale. Chiederò a coloro che ricoprono ruoli istituzionali e politici di rilievo di affiancarmi nell’individuare il percorso migliore da seguire per rilanciare la nostra azione politica sui nostri temi. Al mio fianco avrò un vicepresidente, un comitato esecutivo, un coordinatore nazionale che seguirà del centro le attività dei coordinatori regionali. Questi ultimi a loro volta saranno affiancati da giovani coordinatori ‘virtuali’ che si occuperanno delle ‘comunità azzurre’ sui social”. Il cavaliere da il via alla rincorsa di M5S e Lega sul terreno familiare a Salvini e a Luigi Di Maio.

La ripartenza

“Dopo l’estate si riunirà un congresso dei giovani azzurri, che in condizioni di massima apertura a tutti sperimenterà forme nuove, fin qui mai utilizzate – ha annunciato Berlusconi – Di partecipazione e di scelta dal basso del personale politico. E soprattutto costituirò una consulta del presidente a cui inviterò a partecipare tutte le energie e le personalità migliori del Paese, che anche se non iscritte a Forza Italia, vorranno contribuire a formare una classe dirigente seria, competente, di buon senso”. In pratica tutto ciò che in Fi non c’è stato fino ad ora.

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