Bill Gates dona 500 milioni per costruire case popolari

Il fondatore della Microsoft Bill Gates ha deciso di destinare 500 milioni di dollari per ridurre le disuguaglianze a Seattle

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SEATTLE – La Microsoft, società di Bill Gates, investirà 500 milioni di dollari per la costruzione di case popolari nell’area di Seattle. La rivelazione arriva dal quotidiano New York Times. Questo investimento milionario rappresenta una delle più importanti iniziative mai portate avanti da una società tecnologica per ridurre le disuguaglianze nell’area in cui i big dell’hi-tech americani sono concentrati. Questo progetto è orientato a ridurre le disuguaglianze nella popolazione, dare un nuovo tetto alle famiglie bisognose potrebbe incidere in maniera forte sull’inclusione dei nuclei svantggiati.Questa è solo una delle tante iniziative che i coniugi ‘del computer’ hanno intenzione di realizzare nei prossimi mesi.

L’impegno per il sociale

In un recente intervento pubblico i coniugi Bill e Melinda Gates hanno lanciato un appello agli investitori per finanziare le fondazioni di beneficenza che si occupano della lotta contro le malattie a livello globale. “Se vogliamo la pace e la stabilità nel mondo, incluso il controllo di fenomeni come le migrazioni e il terrorismo, dobbiamo investire di più nella sanità globale. Non solo perché è moralmente giusto, ma anche perché è la condizione essenziale per poter contribuire all’economia dei Paesi”. Favorire l’economia significa non avere incentivi ad andare via, o essere trascinati in guerre ed estremismo.

Le novità in casa Microsoft

Come riescono i coniugi Gates a investire 500 milioni di dollari in case popolari? Grazie a tecnologie sempre più avanzate, che identificano Microsoft come azienda leader nel settore da oltre venti anni. L’ultimo progetto è Andromeda, un tablet pieghevole da tasca di cui per ora esistono solo delle richieste di brevetto. Tuttavia online è comparsa una versione di Windows 10 pensata per i display flessibili. Una vera e propria rivoluzione tecnologica. Anche Google sta lavorando a una versione di Android per pieghevoli. Oltre che sull’hardware, fatto di materiali e batterie flessibili, bisognerà lavorare molto sul software e capire come adattare impostazioni e applicazioni alla ‘malleabilità’ degli schermi.

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