TORINO – Quattro persone iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo e attrezzature sequestrate. Si sono mossi così nelle ultime ore i carabinieri che stanno indagando sulla morte della piccola Camilla Compagnucci. La bimba di 9 anni, dopo aver perso il controllo degli sci, si era schiantata contro una barriera frangivento,un impatto terribile che le è costata la vita poco dopo all’ospedale infantile Regina Margherita. I soccorritori arrivati sulle piste di Sauze d’Oulx, in alta Valle di Susa, avevano cercato di rianimarla più volte senza riuscirci. E neanche l’immediato trasferimento in elicottero nel nosocomio piemontese è servito ad evitare il tragico epilogo.
Le indagini su quanto accaduto in Val di Susa
E ora è il momento delle verifiche, della ricerca di eventuali responsabili di una morte che secondo qualcuno poteva essere evitata. Fatto sta che Camilla era con il papà su quella pista rossa detta ad ‘imbuto’ proprio per via di un restringimento con un passaggio obbligato tra le rocce. È uscita fuori pista Camilla, ad una velocità molto sostenuta terminando la sua corsa contro una barriera frangivento in legno: “Quella pista è sicura, regolarmente palinata, con cartelli per la velocità e la visibilità era buona”. Così ha commentato l’accaduto Giovanni Brasso, presidente della Sestrieres spa che gestisce quegli impianti che ha proseguito: “In questo momento è predominante la tristezza. Noi offriamo divertimento e quando succedono queste cose siamo i primi ad essere colpiti”.
I primi provvedimenti
I carabinieri della stazione di Oulx hanno sequestrato il casco e l’abbigliamento della piccola, la giacca a vento, gli scarponi e le bacchette. La procura di Torino, invece, ha aperto un fascicolo e quattro dirigenti e tecnici della Sestrieres Spa sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo. Questi i primi provvedimenti in una storia triste nella quale, se c’è qualcuno che ha sbagliato, se esistono delle responsabilità, ogni dubbio verrà presto fugato.