TREVISO – Un bimbo di 8 anni di una cittadina veneta, recentemente sottoposto a trapianto di midollo per curare una forma di leucemia mieloide acuta, rischia di non poter andare a scuola perché nella sua classe ci sono cinque bambini non vaccinati.
La vicenda
E’ stata riferita da un medico di Castelfranco Veneto (Treviso), Oriana Maschio, con un post su Facebook riportato oggi dal Gazzettino. “La storia è vera – ha confermato Maschio – l’ho saputa da una mia collega. Anche se ne ho ‘romanzato’ i contorni il bambino esiste, va in giro con la mascherina, e il problema si pone quando rientrerà in classe e verrà affrontato, credo, con tutta la chiarezza possibile dai suoi genitori”.
No all’idiozia
Per la dottoressa trevigiana “il fatto è paradigmatico, e sono indignata per queste opinioni che circolano, sproloqui non basati sull’evidenza scientifica, sfruttati da certi politici, e non possiamo più dare spazio all’idiozia”. La vicenda ricorda quella di una bambina della provincia di Treviso, trapiantata e con deficit immunitario, che non ha potuto frequentare la scuola dell’Infanzia perché in classe c’erano due bimbi non vaccinati che avevano contratto la varicella. La madre della piccola per questa vicenda ha sporto denuncia alla magistratura.
Cos’è l’immunodepressione
L’immunodepressione, o immunodeficienza, è la condizione medica in cui il sistema immunitario di un individuo funziona meno efficacemente del normale o non funziona affatto. Esistono almeno due modi per classificare l’immunodeficienza e rendere più facile la consultazione delle cause scatenanti.
Tipi e cause
Esistono almeno due classificazioni dell’immunodepressione. Per una di queste due classificazioni, il criterio di distinzione è la componente del sistema immunitario che manca di adempiere alle proprie funzioni (classificazione in base alla componente affetta). Per l’altra delle due classificazioni, invece, il criterio di distinzione è l’origine congenita o acquisita della condizione (classificazione in base all’origine). A prescindere dai criteri di distinzione, classificare l’immunodepressione ha permesso di semplificare la consultazione delle numerose cause scatenanti.