Stamattina all’alba, le forze dell’ordine hanno inferto un duro colpo alla criminalità organizzata operante nell’area Nord di Napoli, in particolare nella zona di Pomigliano d’Arco e territori limitrofi.
Su delega della Procura Distrettuale di Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. L’operazione ha portato all’arresto di 27 persone, di cui 23 in carcere e 4 agli arresti domiciliari.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di gravi reati tra cui associazione mafiosa, tentata estorsione, detenzione e porto d’armi, incendio, tentato omicidio, ricettazione, traffico di stupefacenti, usura, sequestro di persona e altri crimini aggravati dal metodo mafioso. L’operazione ha colpito i clan camorristici “Ferretti” e “Cipolletta“, attivi nella zona.
L’azione delle forze dell’ordine è stata elogiata dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha sottolineato la necessità di continuare la lotta contro la camorra e il sistema criminale che da troppo tempo soffoca il territorio. Borrelli ha anche criticato il sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo, accusandolo di aver negato l’esistenza della camorra nella sua città. Ha posto l’accento su una questione cruciale: se si tratta di incompetenza, è grave che un amministratore ignori la realtà del proprio territorio; se invece si tratta di una negazione consapevole, la situazione è ancora più preoccupante.
Questa operazione rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata, ma la strada è ancora lunga. Ora si attendono sviluppi giudiziari e ulteriori azioni per garantire la sicurezza e la legalità nei territori liberati dalla morsa dei clan.