ROMA – Nessuna telefonata, nessun nuovo incontro in calendario. Il ‘segnale’ ai sindacati, però, arriva. Mario Draghi, in realtà, senza pensare a repliche indirette, non cambia quella che è sempre stata la sua ‘politica’, la rotta impressa alla manovra, ma – insieme a Daniele Franco – continua il lavoro a ‘caccia’ di nuove risorse per intervenire ulteriormente per rendere la ripartenza “equa”. Il premier, insomma, va avanti “con le cose da fare”. Il risultato è un nuovo decreto che arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri e viene approvato in meno di un’ora.
Il testo libera 3,3 miliardi di euro, finanziati con avanzi e anticipi di spesa. In particolare viene incrementato di 1.850 milioni di euro per il 2021 il fondo per l’acquisto di vaccini e farmaci per contrastare il Covid e vengono stanziati 50 milioni per le forze dell’ordine in prima linea contro la pandemia. Inoltre 1,4 milioni che erano destinati a Rfi per la rete infrastrutturale nel 2022, essendo ora disponibili, verranno anticipati al 2021, liberando quindi la cifra l’anno prossimo. Questo ‘tesoretto’, è il ragionamento condiviso da Draghi e i ministri in Cdm, potrà essere impiegato anche per il fondo di contrasto al caro bollette.
L’ipotesi è che contro i rincari si metta a bilancio “circa 1 miliardo”, che si andrebbe a sommare ai 2,8 mld già previsti (2 quelli in manovra, 500 milioni che derivano dal risparmio su Irpef e Irap e 300 recuperati da fondi non spesi di bilancio nel corso dell’ultimo Cdm, dopo il no di Lega, Iv e FI al contributo di solidarietà per i redditi sopra i 75mila euro) da riservare alle famiglie più fragili, alle quali in più di un’occasione il premier ha rivolto la sua attenzione.
La decisione finale sulla destinazione dei fondi ‘risparmiati’ non è ancora stata presa. “Una riflessione sul caro bollette è in corso – spiega una fonte di Governo – in Cdm ne abbiamo parlato ma è un dossier complesso, ci sono i rincari ma anche gli oneri di sistema e possibili interventi strutturali da fare”. Anche il dossier scuola, però, con gli organici Covid da confermare resta sul tavolo. Tutti i partiti avevano chiesto nuovi interventi sul fronte energia.
FI esulta. “Un altro miliardo per calmierare l’aumento delle bollette per cittadini e imprese: con le decisioni del Consiglio dei ministri di oggi, le risorse in legge di bilancio per raffreddare i rincari energetici arrivano a 3,8 miliardi. Uno sforzo senza precedenti, che si somma a quelli già effettuati nel corso dell’anno e che consentirà alle famiglie italiane di affrontare con maggiore serenità i mesi che ci attendono”, dice chiaro la capodelegazione Mariastella Gelmini. Non solo. “È ancora più difficile comprendere le ragioni dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil.
Il Paese ha bisogno di confronto e non di scontro – aggiunge – Speriamo che il senso di responsabilità e la ragionevolezza prevalgano”. Sempre alla ricerca di una mediazione il Pd. Enrico Letta definisce la manovra “equilibrata”, con una riduzione delle tasse per i lavoratori “mai vista prima” e garantisce il suo impegno affinché “la decontribuzione fino a 1,5miliardi per le fasce deboli sia permanente”.(LaPresse)