BOLOGNA – Il Comune di Bologna ha deciso di non avvalersi della possibilità di introdurre la definizione agevolata dei crediti comunali oggetto di ingiunzione, secondo quanto stabilito dall’articolo 15 del Decreto Crescita entrato in vigore il primo maggio 2019. La decisione è contenuta nella delibera approvata nell’ultima riunione di Giunta ed è “in linea con quanto già precedentemente deliberato in relazione ad analogo strumento di condono”.
Per la Giunta non è opportuno esercitare questa facoltà, perché rischia di provocare disparità verso i cittadini che hanno pagato puntualmente i crediti che diventano oggetto di ingiunzione. L’attività di riscossione (anche coattiva) è portata avanti con efficacia ed efficienza e introdurre questa forma per sanare le pendenze produrrebbe sicuramente effetti negativi, disincentivando i pagamenti.
Un’altra delle motivazioni che ha portato l’amministrazione bolognese a non avvalersi della ‘definizione agevolata’ è quella relativa alle ricadute operative legate all’introduzione di questa misura che rischiano di essere gravose dal punto di vista amministrativo e di contrastare invece con il principio della semplificazione amministrativa, fa sapere in una nota l’amministrazione.
(LaPresse)