Bomba contro l’uomo del clan Casella. Auto distrutta a Ponticelli

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Luigi Aulisio detto Alì e Rosario Rolletta

NAPOLI – Alta tensione nella periferia orientale. Soffiano da giorni venti di guerra tra Ponticelli, San Giovanni a Teduccio e Barra, nonostante i controlli a tappeto di polizia e carabinieri. Una bomba fa saltare in aria l’auto di Luigi Aulisio detto Alì, ritenuto dagli inquirenti del clan Casella. La macchina del 54enne era parcheggiata in via Luigi Franciosa. E qui si sono precipitati all’alba i vigili del fuoco e i poliziotti del commissariato Ponticelli, dopo le segnalazioni degli abitanti. I residenti avevano udito lo scoppio in strada e le fiamme avevano completamente distrutto l’Audi A-3 in pochi minuti. Paura nelle palazzine in via Franciosa. I pompieri hanno spento il rogo, prima che si propagasse alle altre auto in sosta. Gli scenari tracciati dagli inquirenti sono inquietanti: qui a Ponticelli lo scontro tra il cartello dominante dei De Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Minichini-Casella non è mai cessato.

Nelle ultime settimane la tensione è salita alle stelle: i De Micco-De Martino stanno facendo terra bruciata, spalleggiati dai Mazzarella per bloccare il tentativo dei rivali di riorganizzarsi negli edifici di edilizia popolare. I rioni-roccaforte sono sotto assedio. Secondo gli inquirenti, il cartello De Luca Bossa-Minichini-Casella è sotto attacco. Tutti possono diventare un bersaglio. La faida non termina mai, perché gli schieramenti in campo sono ampi: da una parte i De Micco-De Martino, emanazione dei Mazzarella; dall’altra i De Luca Bossa-Casella-Minichini-Cuccaro-Aprea, nella sfera dell’Alleanza di Secondigliano La storia ricostruita dalla Procura negli ultimi anni parte da lontano: i De Martino, parzialmente disarticolati dalle numerose inchieste giudiziarie, hanno dovuto accettare un patto con i De Luca-Bossa per la spartizione dei proventi derivanti dalle attività illecite. Alleanza poi naufragata per problemi di spartizione degli affari. Diversi gli eventi che hanno provocato la scissione a Ponticelli. In quel periodo – ricostruirono gli inquirenti e gli agenti della squadra mobile della questura – ci fu anche il tentato omicidio di Luigi Aulisio. Fu ferito con un colpo di pistola alla schiena. In quel periodo via Franciosa era diventata una polveriera a cielo aperto. Ma la tensione era salita alle stelle anche al rione De Gasperi, la roccaforte dei De Luca-Bossa.

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