ROMA – Primo giorno in salita per il bonus tv. La registrazione sul portale delle Agenzie delle Entrate non va, gli esercenti si infuriano e i clienti tornano a casa a mani vuote. A denunciarlo a LaPresse è Aires, l’associazione che riunisce le principali catene di negozi di elettronica. Il problema viene risolto nel tardo pomeriggio e in serata il Ministero dello sviluppo economico informa che sono 5.651 i bonus rottamazione tv richiesti dai cittadini e riconosciuti dagli esercenti attraverso la piattaforma telematica dell’agenzia delle entrate per l’acquisto di televisori compatibili con il nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre. Le richieste relative al bonus decoder sono invece 800.
Le difficoltà, tuttavia, non sono mancate. “Stiamo mandando via i clienti che vengono in negozio”, denunciava in mattinata Davide Rossi, direttore generale di Aires (Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati). “Non possiamo erogare nessun tipo di bonus perché l’interfaccia del portale dell’Agenzia delle entrate, dove i negozi devono farsi autorizzare lo sconto agli aventi diritto, non sta funzionando. Compare la scritta ‘sito in ristrutturazione'”.
Per l’Agenzia delle Entrate, però, non si registra nessun malfunzionamento e nel giro di qualche ora il servizio viene attivato, dopo aver effettuato test strumentali.
I negozianti restano però sul piede di guerra. “Siamo furiosi e molto dispiaciuti per i nostri clienti”, sottolinea Rossi. “Già il 27 luglio scorso avevamo espresso grandi preoccupazioni al ministero dello Sviluppo economico su tutti gli aspetti informatici che dovevano essere messi a punto per la partenza del bonus. Noi eravamo tutti prontissimi da questa mattina”.
Il bonus consiste in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto del nuovo televisore, fino a un massimo di 100 euro, che si ottiene rottamando apparecchi tv che non saranno più idonei ai nuovi standard tecnologici. Ne possono usufruire tutti i cittadini senza limiti di Isee. Un incentivo a cambiare il televisore di casa.
“Saranno probabilmente 15 milioni gli apparecchi da rottamare da qui al 1 ottobre prossimo, ma sono previste due fasi – spiega Rossi – e si potrebbe arrivare quindi a 25 milioni entro la scadenza successiva del 31 dicembre 2022. Non è detto però che tutti i vecchi televisori saranno sostituiti”.
(LaPresse)