LONDRA (LaPresse/AFP) – Venerdì di sofferenza per le Borse europee, in scia alle preoccupazioni degli investitori per la situazione in Turchia e riguardo alla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti.
Europa in affanno
Le piazze asiatiche hanno chiuso contrastate questa mattina, con Shanghai in arretramento di oltre un punto percentuale. Mentre Tokyo e Hong Kong terminavano gli scambi in moderato rialzo. Superata la metà della seduta, invece, i principali listini del Vecchio Continente si mostrano tutti in affanno. A Francoforte il Dax perde lo 0,65%, a Londra il Ftse100 lascia sul campo lo 0,32% e a Milano il calo del Ftse Mib è addirittura dell’1,01%.
Il commercio globale e gli effetti sulla Borsa
“Le preoccupazioni per il commercio globale non sono scomparse”, spiega Dean Popplewell, analista di Oanda. Per cui anche “le preoccupazioni sui mercati emergenti non hanno intenzione di andarsene in fretta”. In particolare, segnala l’esperto, l’abbinamento tra i giorni di festa nazionale previsti in Turchia la prossima settimana e le nuove sanzioni paventate dagli Usa qualora Ankara non rilasci il pastore americano detenuto “dovrebbero fornire ulteriore volatilità sui mercati emergenti”.
Possibile accordo tra Cina e Stati Uniti
A calmare le acque, in questi giorni, è stata la possibilità di un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti, che i negoziatori di Washington e Pechino che si incontreranno a fine mese. “I mercati sono ottimisti, ma restano stanchi”, commenta Alexander Kuptsikevic, analista di FXPro. Facendo notare che “lo status dei funzionari coinvolti non è altissimo, il che elimina la possibilità che siano prese decisioni di svolta nel futuro prossimo”.