Catania, riti voodo su migranti costrette a prostituirsi: arrestata una coppia nigeriana

Tratta di persone e favoreggiamento dell'immigrazione. Una coppia di origine nigeriana, un 21enne e una 25enne

CATANIA (LaPresse) – Catania, riti voodo su migranti costrette a prostituirsi: arrestata una coppia nigeriana. Tratta di persone e favoreggiamento dell’immigrazione. Una coppia di origine nigeriana, un 21enne e una 25enne, sono stati fermati. In esecuzione di un decreto emesso dalla Dda di Catania, dalla polizia, nella serata dell’11 agosto scorso. Ai due, che avrebbero agito in concorso e con altri non ancora identificati in Nigeria e Libia, sono state contestate anche le aggravanti di transnazionalità del reato, minaccia, attuata attraverso riti voodoo anche su minori, al fine di sfruttamento della prostituzione. Le indagini sono partite a seguito di una segnalazione, fatta alla questura di Catania il 20 aprile scorso, in merito a una minorenne nigeriana costretta a prostituirsi in città da un uomo che abitava a rione di San Cristoforo.

Arrestati due nigeriani per favoreggiamento all’immigrazione

Il personale della squadra mobile e dell’Upgsp, intervenuto nell’appartamento segnalato, aveva individuato la coppia e due giovani connazionali minorenni. Le ragazze, presumibili vittime di tratta, erano state collocate in strutture protette. A questo punto, i coniugi, intercettati, avevano cominciato a fare pressione sui genitori delle ragazze, rimasti in Nigeria, per convincerle a tornare. Da questi contatti sono emerse le involontarie confessioni della coppia. In particolare, la donna avrebbe lamentato l’ingratitudine delle ragazze che non si erano più fatte sentire dopo l’intervento della polizia. I due sono stati portati nel carcere della città. Il decreto di fermo è stato emesso a seguito delle intercettazioni dalle quali emergeva la loro intenzione di lasciare la città. I due sono stati portati nel carcere di Catania.

Dopo l’operazione, una delle giovani ha raccontato agli agenti di aver lasciato il paese d’origine a 14 anni in accordo con una connazionale che viveva in Italia. Una volta arrivata, avrebbe dovuto pagare le ‘spese di viaggio’, 15mila euro, prostituendosi. Prima di partire era stata anche sottoposta ad un rito voodoo. La minore ha poi riferito di essere arrivata a Catania l’11 ottobre 2017, a bordo della nave della marina militare francese, ‘Ducuing’, con altri 134 migranti di varie nazionalità.

Su ordine dei trafficanti aveva dichiarato di esser maggiorenne e, dopo esser stata collocata in una comunità in provincia di Messina, era stata prelevata dal marito della connazionale. Anche l’altra ragazza ha fatto un racconto simile. Le dichiarazioni sono state riscontrate dalle indagini tecniche, condotte dagli investigatori della sezione criminalità straniera e prostituzione della squadra mobile. Da quanto emerso, anche altre ragazze, in situazioni inferiorità fisica o psichica e di necessità, sarebbero state vittime della coppia.

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