Milano, 24 lug. (LaPresse/Finanza.com) – Martedì tonico sui mercati con Piazza Affari, sospinta oltre che dalla risalita dei titoli della galassia Agnelli, dalla conferma del trend di risalita delle banche. Una sponda importante è arrivata dalla positività di Wall Street con nuovo record del Nasdaq sotto la spinta dei riscontri oltre le attese arrivate dalla trimestrale di Alphabet, casa madre di Google. Questa ha registrato una crescita del 25,5% del fatturato, a 32,66 miliardi di dollari. Il mercato ha invece ignorato i deboli riscontri arrivati dagli indici Pmi, quello composito dell’area euro è sceso. Stando alla lettura preliminare, a 54,3 punti dai 54,9 di giugno. L’indice Ftse Mib ha così chiuso in progresso dell’1,25% a quota 21.874 punti. Tra i migliori titoli di giornata spiccano quelli della galassia Agnelli, reduci dalla debolezza della vigilia a seguito dello shock dell’addio di Marchionne. Rialzo marcato soprattutto per Fca (+2,39%) che secondo gli esperti di Marzotto Sim non vede cambiare nulla a livello di scenario prospettico del dopo Marchionne. Ciò con l’obiettivo finale di Exor che sarà quello di vendere il gruppo.
la giornata
Seduta molto tonica per le banche con un progresso del 3,55% a 14,51 euro per Unicredit e +3,08% a 2,47 euro per Intesa Sanpaolo. Gli anlisti di Mediobanca Securities oggi hanno sottolineato come le valutazioni della banche italiane risultano attraenti e il processo di de-risking sta proseguendo. A fronte di un -15/-20% messo a segno da inizio maggio dagli istituti tricolori, complici le tensioni legate al nuovo governo, i peer europei hanno segnato un rosso di 10 punti percentuali. Miglior titolo di giornata è stato però Stm, salito del 4,12% a 20,61 euro. In attesa dei conti trimestrali in arrivo in serata, il mercato ha guardato alle positive indicazioni arrivate dall’austriaca Ams, attiva nel settore dei sensori, che ha chiuso il secondo trimestre con un fatturato di 253 milioni di dollari. Positiva Luxottica (+0,5% a 56,66 euro) che ha chiuso il secondo trimestre con un fatturato di 2,417 miliardi di euro (+1,4% a cambi costanti, -4,9% a cambi correnti), mentre l’utile netto ajdusted si è attestato a 545 milioni segnando un incremento dell’11,6% a cambi costanti (-3,9% correnti). Maglia nera, invece, per A2a che chiude la seduta perdendo il 2,37% a 1,5 euro. I ribassi più forti comunque si sono verificati sulle utilities: oltre ad A2a, ha chiuso sotto pressione anche Italgas, con un calo dell’1,13% a 4,827 euro. Debole Snam, che chiude lasciando lo 0,98% a 3,63 euro.