Borsa, Milano chiude in calo con Diasorin. Corre Unicredit

Si conferma anche oggi la fase di risalita delle banche: +1,78% Unicredit, +1,04% Banco Bpm, +0,55% Intesa Sanpaolo

MILANO – Martedì senza verve per Piazza Affari. Il Ftse Mib archivia la giornata a 24.473 punti (-0,17%). In attesa che l’earning season entri nel vivo anche in Italia (domani in arrivo i conti di Saipem, giovedì sarà il turno di Eni e Stm), gli investitori oggi sono rimasti alla finestra in attesa dei riscontri in arrivo stasera dalle trimestrali di Alphabet e Microsoft e domani dal meeting Fed.

Le banche

Si conferma anche oggi la fase di risalita delle banche: +1,78% Unicredit, +1,04% Banco Bpm, +0,55% Intesa Sanpaolo sotto la spinta del pieno di profitti evidenziato da Hsbc (+79% dell’utile del primo trimestre) e da Ubs (+14% dell’utile netto del primo trimestre nonostante la penalizzazione da 774 milioni di dollari causata dall’esposizione al default del fondo hedge statunitense Archegos).

In calo Diasorin e Atlantia

Peggior titolo di giornata è stato Diasorin con oltre -5%. Tra le big calo dell’1,02% a 8,55 euro per Enel. In rialzo, seppur lieve, Interpump (+0,04%) che consolida sopra i 45 euro ai nuovi massimi storici.

In calo oggi a Piazza Affari il titolo Atlantia (-1,17% a 16,4655 euro). Le ultime indiscrezioni stampa vedono avvicinarsi una soluzione per alzare l’offerta su Aspi. Il problema sarebbe la garanzia chiesta da Atlantia al consorzio di garantire i 400 milioni di ristori per il Covid-19. La decisione potrebbe arrivare venerdì (è in programma il cda di Atlantia con la proposta aggiornata da parte di Cdp) oppure essere rinviata.

Giù anche Leonardo

Infine, in calo anche oggi Leonardo (-1,945%) con l’operazione Hensoldt che convince a metà gli analisti. “Sebbene ci sia una forte logica industriale e strategica alla base dell’accordo, dato il premio del 47,6% sul prezzo corrente e il multiplo della transazione Ev/Ebitda implicito di 12,1 volte, consideriamo l’acquisizione costosa e tiene eccessivamente conto delle potenziali prospettive di crescita futura di Hensoldt”, spiegano gli esperti di Intesa Sanpaolo che oggi hanno abbassato la raccomandazione sul titolo da buy ad add e il target price da 9,1 a 8,2 euro.

La valutazione su Leonardo è stata rivista, spiegano gli analisti, dopo l’annuncio dell’acquisizione del 25,1% del capitale di Hensoldt e anche a seguito del recente rinvio della quotazione Drs.

(AWE/Finanza.com)

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