Bolzano: ritrovato nell’Adige il corpo di Peter Neumair, padre di Benno

L'identificazione sarebbe avvenuta tramite alcuni effetti personali trovati sul corpo, in particolare l'orologio. La conferma definitiva, però, potrà arrivare solo dall'esame del Dna che avverrà nei prossimi giorni

Foto LaPresse12-08-2013 Cavarzere, ItaliacronacaTre ragazzi sono scomparsi oggi pomeriggio nel fiume Adige a Cavarzere, in provincia di VeneziaNella foto: i sommozzatori dei vigili del fuoco durante le ricerche

MILANO – Dopo quasi 4 mesi l’Adige ha restituito il corpo di Peter Neumair, il 63enne di Bolzano scomparso lo scorso 4 gennaio assieme alla moglie Laura Perselli, di 68 anni, per il cui duplice omicidio ha confessato il figlio Benno.

Il riconoscimento della salma

A riconoscere la salma, secondo quanto si apprende, è stato l’avvocato Carlo Bertracchi, legale di Madè Neumair, sorella di Benno. L’identificazione sarebbe avvenuta tramite alcuni effetti personali trovati sul corpo, in particolare l’orologio. La conferma definitiva, però, potrà arrivare solo dall’esame del Dna che avverrà nei prossimi giorni. Il cadavere è stato avvistato nelle acque dell’Adige da un ragazzo che ha lanciato l’allarme a vigili del fuoco e squadra mobile. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione, probabilmente era stato in acqua per molto tempo.

La denuncia della scomparsa

Il 4 gennaio scorso Madè Neumair aveva denunciato la scomparsa dei genitori di cui non aveva notizie da un paio di giorni. Da subito i sospetti degli inquirenti si erano indirizzati sul figlio dei coniugi, Benno, 30 anni. Il corpo della madre, Laura, è stato ritrovato nell’Adige i primi giorni di febbraio. Un mese dopo, il 7 marzo, la notizia della confessione di Benno: secondo una nota diffusa dalla Procura di Bolzano, il ragazzo ha ammesso le sue responsabilità nel corso di due interrogatori avvenuti subito dopo il ritrovamento del cadavere della madre e “dopo un forte e intenso crollo psicologico”.

Da quanto ricostruito dai carabinieri, Benno avrebbe strangolato prima il padre e poi la madre nella loro casa di Bolzano. I segni trovati sul collo di Laura Perselli sembrano confermare quest’ipotesi. Benno avrebbe poi portato i corpi dei genitori in spalla fino in macchina fino al ponte Ischia-Frizzi a sud di Bolzano gettando i due corpi nel fiume.

(LaPresse)

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