MILANO – Giro di boa della settimana in affanno per Piazza Affari. Il Ftse Mib, reduce dal lieve rialzo della vigilia, segna una flessione dello 0,56% a 22.079 punti, risultato comunque in linea con le altre piazze azionarie europee. Il Dax di Francoforte cede infatti alla chiusura lo 0,72% a 12.341,03 punti, il Cac40 di Parigi lo 0,76% a 5.571,71 punti, il Ftse100 di Londra lo 0,55% a 7.535,46 punti e l’Ibex di Madrid lo 0,99% a 9.284,20 punti. Si mantiene intanto sui livelli degli ultimi giorni lo spread tra Btp e Bund tedesco, che si attesta in area 190 punti base.
Giù i titoli oil a Piazza Affari
A mostrare una debolezza pronunciata sono i titoli oil, con Tenaris che indossa la maglia nera del Ftse Mib segnando un calo del 3,83% a 11,55 punti. Male anche Saipem, in flessione del 2,71% a 4,44 euro nonostante l’annuncio di un memorandum of understanding e di un accordo esclusivo firmato con Plambeck Emirates per lo sviluppo e la realizzazione di un parco eolico offshore galleggiante in Arabia Saudita. Mentre limita la discesa a un 1,72% Eni, che chiude a 14,41 euro.
In calo anche gli istituti di credito
I futures su Brent e Wti hanno segnato un calo anche nella giornata odierna, dopo che il giorno precedente il prezzo petrolio è sceso repentinamente del 3% in scia alla notizia che l’amministrazione Trump starebbe prendendo in considerazione colloqui con l’Iran. Male anche le banche con cali superiori al punto e mezzo percentuale per Banco Bpm (-1,59% a 1,89 euro), Ubi Banca (-1,66% a 2,59 euro) e Bper (-1,61% a 3,79 euro). Tra le big di Piazza Affari si è invecemossa molto bene Enel (+0,96% a 6,51 euro): Moody’s ha confermato il rating della società, ma ha rivisto al rialzo l’outlook che è passato da stabile a positivo.
(AWE/Finanza.com)