MILANO – Piazza Affari chiude in forte calo, col Ftse Mib che arretra del 2,03% a 21.641 punti, complici le crescenti tensioni politiche interne alla maggioranza di governo. Un risultato in controtendenza rispetto al quadro europeo: tra i principali listini del Vecchio continente, solo l’Ibex di Madrid mostra infatti un moderato ribasso dello 0,6%, mentre il Dax di Francoforte, il Cac40 di Parigi e il Ftse100 di Londra terminano tutti gli scambi sopra la parita, con progressi rispettivamente dello 0,26%, dello 0,21% e dello 0,03%.
Lo spread chiude a quota 193 pb
Ad accompagnare la discesa dell’azionario è l’aumento dello spread tra Btp e Bund, che chiude in area 193 punti base dopo aver toccato in giornata anche quota 196. Il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,6% sul mercato secondario.
Al ribasso Banco Bpm e Ubi
Le vendite hanno portato anche a sospensioni al ribasso per Banco Bpm e Ubi Banca. La prima è poi andata a chiudere con un calo di oltre il 6% a 1,77 euro, peggior performance del Ftse Mib, mentre la seconda ha lasciato sul campo il 4,48% a 2,47 euro. Ma è tutto il comparto bancario a soffrire, con Unicredit che arretra del 3,66% a 11,22 euro e Intesa Sanpaolo che segna una flessione del 2,05% a 2 euro. Molto male anche le utility, tra le migliori nelle ultime settimane sotto la scia del calo dei tassi.
In calo anche Enel, Generali e Terna
Enel ha chiuso a -4,13% 6,28 euro, mentre per Snam e Terna si osservano ribassi a cavallo del 3,97% a 4,51 euro e del 4,15% a 5,59 euro. In negativo anche Generali (-1,05% a 16,9 euro), che la sera precedente aveva annunciato la firma di un accordo per l’acquisizione del 100% della compagnia Seguradoras Unidas e della società di servizi AdvanceCare in Portogallo. Sul listino principale, a chiudere in positivo sono solo Stmicroelectronics (+2,29% a 16,3 euro) e Moncler (+0,05% a 38,21 euro).
(AWE/Finanza.com)
