Borsa, Piazza Affari chiude tonica: prosegue il rally Saipem

Sprint di Piazza Affari, sotto la spinta del dissiparsi delle tensioni sul fronte dazi, con il vertice di ieri a Washington tra Donald Trump e Jean-Claude Juncker.

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati
Milano, 26 lug. (AWE/Finanza.com) – Sprint di Piazza Affari, sotto la spinta del dissiparsi delle tensioni sul fronte dazi, con il vertice di ieri a Washington tra Donald Trump e Jean-Claude Juncker. Questo ha partorito un’intesa di massima per una sorta di “cessate il fuoco” con i negoziati che proseguiranno nelle prossime settimane. In questo quadro l’indice Ftse Mib chiude con un netto rialzo dell’1,4% a quota 21.862 punti. Un’intonazione, quella del listino principale, condivisa con gli omologhi europei: se a guardare tutti dall’altro è Francoforte, dove il Dax guadagna l’1,83%, si segnalano comunque le performance positive di Parigi, col Cac40 che avanza dell’1%, e di Madrid, dove l’Ibex sale dello 0,79%. Nell’azionario italiano giornata di recupero per Fca, che guadagna il 3,5% risalendo fino a 14,48 euro. Prosegue intanto il rally di Saipem (+6,17% a 4,457 euro), che trova sponda in nuovi contratti E&C Onshore in Arabia Saudita, Serbia, Messico, Iraq e Nigeria per un valore complessivo di circa 800 milioni di dollari statunitensi annunciati ieri a mercati chiusi

i dati

Sprint finale per Azimut Holding (+7,74% a 14,20 euro), che ha archiviato il secondo trimestre con un utile netto consolidato di 46 milioni di euro. Risultato che porta il dato semestrale a 73 milioni, contro i 121 di 12 mesi prima. Molto bene anche Banca Generali (+5,57% a 23,12 euro), che ha a sua volta diffuso oggi i dati semestrali. Così come Fincantieri, che a fronte di un risultato positivo per 39 milioni di euro mette a segno un progresso dello 0,92% a 1,21 euro. La maglia nera dell’indice principale va invece a Moncler, che perde il 3,53% a 38,25 euro. In ribasso, seppure moderato, anche un altro protagonista del lusso, Salvatore Ferragamo, che arretra dello 0,18% a 19,79 euro. Sempre sul lato di chi ha chiuso in negativo, si segnala infine il 2,41% lasciato sul campo da Brembo. Ciò nonostante i conti dei primi sei mesi presentati oggi vedano l’utile netto della società lombarda avanzare del 2,5% a oltre 140,1 milioni di euro e i ricavi attestarsi a 1,339 miliardi, in progresso del 6,1% su base annua.

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