MILANO (AWE/Finanza.com) – Giro di boa settimanale senza smalto per Piazza Affari, che chiude sui nuovi minimi a un anno e mezzo. Dopo il rimbalzo della vigilia, l’indice Ftse ha pagato questa volta il violento sell-off che ha colpito lusso e auto. Complici i timori sulla crescita globale e in particolare il possibile indebolimento della domanda dalla Cina. Andando a chiudere in calo dell’1,71% a 19.719 punti.
Quadro a tinte fosche per i listini europei
Questo in un quadro generalmente cupo per i listini europei, con il Dax di Francoforte e il Cac40 di Parigi entrambi in flessione di oltre due punti percentuali. Lo spread si è intanto mantenuto sotto quota 300 punti base. L’asta Bot di oggi ha però visto i rendimenti raddoppiare a quota a 0,949%, pari al massimo da 5 anni. Indicazioni non confortanti dalla domanda, scesa ai minimi a sei mesi.
Cali dovuti al rallentamento della crescita economica
Nell’azionario spicca il forte ritracciamento del settore del lusso, depresso dal downgrade di Morgan Stanley e dai timori sulla debole domanda dalla Cina. Il calo è del 10,85% a 31,73 euro per Moncler e del 4,24% a 19,1 ruto per Salvatore Ferragamo.
Pioggia di vendite anche sui titoli del comparto automotive. Il settore paga a sua volta i timori di un rallentamento della crescita economica globale e il potenziale calo della produttività cinese, con Brembo che arretra del 5,86% a 10,13 euro e Pirelli – che proprio ieri ha comunicato un investimento da 65 milioni di euro per un nuovo stabilimento per la produzione di pneumatici nel Paese asiatico – in flessione del 5,89% a 6,29 euro.
Piazza Affari, le note positive
Ma c’è anche chi ha chiuso in positivo: a fare meglio di tutti è Bper Banca, che ieri non era riuscita ad approfittare del rimbalzo del comparto bancario, oggi recupera un 2,18% a 3,61 euro. In progresso anche Tim, +1,33% a 0,5 euro, che ha annunciato di aver tagliato il traguardo dei 2.500 comuni per quanto riguarda la fornitura di servizi ultrabroadband su rete fissa.