Borsa, Piazza Affari interrompe la striscia positiva. Ma tiene lo spread

Chiusura di settimana in negativo

Milano (AWE/Finanza.com) – Chiusura di settimana all’insegna delle vendite per Piazza Affari, complice il ritorno del sentiment negativo sui mercati. A pesare questa volta sono i deboli dati cinesi su produzione industriale e vendite al dettaglio. Che fanno temere un rallentamento della seconda maggiore potenza economica mondiale. Non è comunque solo Milano, che veniva da una serie di sedute positive anche in scia all’allentarsi delle tensioni sul fronte spread, ad arretrare. Se il Ftse Mib perde infatti lo 0,72% a quota 18.910 punti, il Ftse 100 di Londra perde lo 0,47% a 6.845,17 punti, il Dax di Francoforte lo 0,54% a 10.865,77 punti e il Cac 40 di Parigi lo 0,88% a 4.853,70 punti. Il differenziale tra Btp e Bund, dal canto suo, non mostra comunque particolari variazioni, andando a chiudere in area 268 punti base come nella seduta precedente, col rendimento del decennale italiano al 2,95% sul mercato secondario.

Chiusura di settimana in negativo

Nel quadro di una giornata negativa, anche i maggiori rialzi si presentano contenuti. Tra le performance più positive spiccano quindi quelle di Terna, che avanza dello 0,98% a 5,15 euro, Poste Italiane che guadagna lo 0,93% a 6,93 euro e Mediobanca, che segna un rialzo dello 0,90% a 7,62 euro. Per quanto riguarda gli altri istituti di credito, cede l’1,55% a 3,43 euro Bper, che ha annunciato oggi di aver concluso la cessione a un investitore istituzionale del 95% delle tranche mezzanine e junior dei titoli emessi nell’ambito della cartolarizzazione di sofferenze “Aqui”.

E lascia sul campo il 2,09% a 2,58 euro Ubi Banca, che nella giornata dell’assemblea ha reso noto di aver a sua volta perfezionato la cessione di un pacchetto di crediti in sofferenza da 416,2 milioni. In moderato arretramento, dello 0,15% a 8,16 euro, anche il titolo di Leonardo, nonostante i numerosi annunci di giornata, tra cui si segnalano un ordine di 45 milioni di euro per la fornitura di tre AW139 ai Vigili del fuoco e l’esercizio da parte del ministero della Difesa della Polonia di opzioni per circa 130 milioni di euro per l’acquisto di quattro M-346 Advanced Jet Trainers.

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