Borsa, Piazza Affari non decolla: lo spread a 230 non basta

Sull'azionariato italiano, a beneficiare maggiormente della tregua sul fronte commerciale concordata da Washington e Pechino è stata intanto Stmicroelectronics

MILANO – Inizio di luglio in chiaroscuro per Piazza Affari. Il Ftse Mib strappa il segno più (+0,09% a quota 21.254 punti), ma ha dilapidato nel corso della seduta i guadagni iniziali legati alla tregua sui dazi, finendo per chiudere col peggior risultato trai principali listini europei.

L’andamento dei principali listini europei

Il Dax di Francoforte guadagna infatti lo 0,99% a 12.521,38 punti, il Cac40 di Parigi lo 0,52% a 5.567,91 punti, il Ftse 100 di Londra lo 0,97% a 7.497,50 punti e l’Ibex di Madrid lo 0,72% a 9.264,60 punti. L’accordo tra i presidenti Xi Jinping e Donald Trump ha convalidato le speranze degli investitori, dando slancio anche a Wall Street, con lo S&P500 che ha toccato i nuovi massimi storici intraday.

Bene Pirelli, Unicredit al ribasso

Sull’azionariato italiano, a beneficiare maggiormente della tregua sul fronte commerciale concordata da Washington e Pechino è stata intanto Stmicroelectronics, con un balzo del 4,20% a 16,25 euro. Molto bene anche Pirelli, che guadagna il 2,08% a 5,3 euro. Il calo dello spread in area 230 punti base e quello del tasso Btp sotto il 2% non hanno invece galvanizzato le banche. Anzi, Unicredit ha chiuso in netto ribasso dell’1,5% a 10,66 euro dopo che in mattinata si era spinta oltre gli 11 euro.

Su Atlantia pesa lo spettro della revoca

Male tra i protagonisti del settore anche Ubi banca (-1,63% a 2,36 euro) e Banco Bpm (-1,01% a 1,77 euro). Il peggior titolo di giornata è stato comunque quello di Atlantia (-3,23% a 22,17 euro) appesantita ancora dai timori di una eventuale revoca della concessione di Autostrade per l’Italia, evocata in giornata del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. La salita dei prezzi di Brent e Wti, rispettivamente a 65,19 e 59,01 dollari al barile sostiene intanto gli acquisti nel settore oil. Decisi rialzi quindi per Tenaris (+2,52% a 11,80 euro) e Saipem (+2,38% a 4,47 euro).

(AWE/Finanza.com)

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