Borsa, Piazza Affari vede rosso: Atlantia in controtendenza

Con lo spread tra Btp e Bund che è tornato a 240 punti base, a soffrire nell'azionariato italiano sono come prevedibile soprattutto gli istituti di credito

MILANO – Pioggia di vendite a Piazza Affari sull’onda della crisi di governo aperta formalmente dal vicepremier Matteo Salvini, che ha spianato la strada verso le elezioni anticipate. Il Ftse Mib, che nella giornata precedente aveva chiuso in rialzo dopo quattro sedute consecutive di ribassi, torna a deragliare: la seduta viene mandata in archivio a quota 20.324,23 punti, con l’indice principale che segna una flessione di quasi il 2,5% e si guadagna il triste primato di peggior performer tra i maggiori listini europei, che pure arretrano in modo evidente.

I principali listini europei

Per Francoforte, Parigi e Madrid le perdite superano il punto percentuale, mentre a Londra il Ftse100 contiene i danni sotto al mezzo punto percentuale. Non giovano in questo senso le parole pronunciate alla Casa Bianca da Donald Trump. Secondo cui gli Stati Uniti non sono pronti a un accordo commerciale con la Cina. Una dichiarazione che ha pesato sui listini americani, già alle prese con una intonazione negativa.

Lo spread balza a quota 240 pb

Con lo spread tra Btp e Bund che è tornato a 240 punti base, a soffrire nell’azionariato italiano sono come prevedibile soprattutto gli istituti di credito. E infatti il terzetto dei titoli che sul Ftse Mib segnano le perdite più pesanti è interamente composto da banche. Banco Bpm cede il 9,12% a 1,64 euro, Ubi Banca l’8,42% a 2,10 euro e Bper Banca il 7% a 3,20 euro. Ma ad arretrare in modo considerevole sono anche le due big Intesa Sanpaolo e Unicredit. Con flessioni rispettivamente del 3,63% a 1,87 euro e del 5,13% a 9,40 euro.

Sale il titolo Atlantia

Tra i pochi segni positivi si segnala invece Atlantia (+2,94% a 24,15 euro), che potrebbe invece trarre giovamento dalla caduta del governo gialloverde in quanto si allontanerebbe lo spettro della revoca della concessione autostradale portata avanti dal M5S. Tengono anche Moncler, che chiude sul +2,29% a 35,30 euro, e Amplifon, che realizza un moderato rialzo dello 0,55% a 22,10 euro.

Giù anche Stm

Cede infine alle vendite nella seconda parte della giornata anche Stmicroelectronics, che termina gli scambi in flessione dello 0,13% a 15,68 euro dopo una seduta vissuta a lungo sopra la parità, in scia alla promozione di Goldman Sachs. Gli analisti della banca d’affari Usa hanno alzato la raccomandazione sul big italo-francese dei semiconduttori a “buy” dal precedente “neutral”. Con un target price che sale da 17 a 17,5 euro.

(AWE/Finanza.com)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome