NEW YORK – Dopo un’annata estremamente positiva sul fronte dei nuovi ingressi a Wall Street, il ritorno improvviso della volatilità, frutto delle incertezze legate al panorama dell’economia, potrebbe disturbare i molti debutti attesi quest’anno sulla piazza azionaria statunitense. Compresi quelli di colossi come Uber e Lyft. “Incominciamo il 2019 su basi incerte”, osserva a riguardo Renaissance Capital, società di ricerca specializzata nelle offerte pubbliche iniziali.
Il 2018 della Borsa statunitense
Il 2018 è stato appunto un anno eccellente per gli operatori del settore, con 231 aziende che sono entrate nella Borsa americana raccogliendo in totale 61 miliardi di dollari. Il miglior risultato dal 2014, anno in cui a quotarsi fu Alibaba, secondo la piattaforma Dealogic. Ma il brusco ritorno della volatilità negli ultimi tre mesi dell’anno lascia prevedere che le condizioni di navigazione saranno meno confortevoli nell’immediato futuro. Le incertezze legate all’aumento dei tassi d’interesse da parte della Fed e il rallentamento economico globale hanno portato l’indice di riferimento Dow Jones a vivere in dicembre il suo mese peggiore dal febbraio 2009. Cioè dagli inizi della più recente crisi finanziaria.
Wall Street, gli ingressi calano del 66%
In scia al pessimismo che ha iniziato a interessare Wall Street, gli ingressi in Borsa sono calati del 66% negli ultimi due mesi dell’anno, dopo che nei primi dieci avevano segnato un +42% sull’anno precedente. Come riferisce ancora Renaissance Capital. Molte quotazioni previste in questo periodo, spiega infatti una fonte interna a una delle principali piazze borsistiche newyorkesi, sono state posticipate. “La volatilità è diventata una priorità” nelle discussioni che precedono le Ipo, spiega la stessa fonte.
Previsto il debutto di alcune società nel 2019
Un nuovo scenario col quale dovranno confrontarsi anche diversi “unicorni”: le società – per la maggior parte tecnologiche – valutate oltre il miliardo di dollari che potrebbero fare il loro debutto nel 2019. Secondo la stampa statunitense, del gruppo farebbero parte la piattaforma di veicoli con autista Lyft e il suo competitor Uber. Ma le attese degli esperti sono rivolte anche verso il servizio di hosting Airbnb, quello di messaggistica Slack, la piattaforma social Pinterest e la società di analisi dei dati Palantir.
Usa, i fattori della crescita economica
“Se le condizioni attuali suggeriscono un rallentamento dell’economia nel 2019, gli investitori potrebbero chiedere valutazioni meno ambiziose. Per anticipare un calo nei risultati finanziari futuri”, osserva Nicholas Colas, fondatore della società di ricerca Datatrek. La crescita statunitense è infatti aumentata stabilmente per circa dieci anni, permettendo a queste aziende di crescere al riparo dalle tempeste, ma il futuro dei loro modelli di business potrebbe comunque sollevare domande.
“Uber, Lyft e Airbnb dipendono dalla spesa dei consumatori, e Slack e Palantir hanno bisogno di una forte base di clienti. Nessuna di loro si è scontrata nella propria forma attuale con una recessione”, aggiunge l’esperto. “Banchieri e avvocati d’affari sono consapevoli del segnale di allerta legato al recente picco di volatilità”, aggiunge Douglas Ellenoff, legale specializzato in Ipo. Secondo lo stesso Ellenof, comunque, nel breve termine e in assenza di un significativo rallentamento economico, “se la volatilità rimane moderata e soprattutto razionale, gli investitori procederanno oltre”.
(Lapresse/AFP)