NAPOLI (Giuseppe Stanga) – Allarme botti in vista del Capodanno, i fuochi sono infatti pericolosi non solo per le persone e gli animali, ma anche per l’ambiente. La Società italiana di medicina ambientale (Sima) lancia l’allarme. In base ai dati ufficiali del Dipartimento della pubblica sicurezza tra il 2012 e il 2022 in Italia sono stati accertati 6 morti e 3.040 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio utilizzati nella notte di Capodanno. Ma non sono solo gli esseri umani a subire le conseguenze dei botti: si stima che nell’ultima notte dell’anno siano circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili ai petardi. Senza contare l’inquinamento che ne deriva.
DANNI AMBIENTALI
Non ci sono soltanto gli infortunati che affollano i pronto soccorso e gli animali domestici spaventati, tra le vittime dei cosiddetti “botti di Capodanno”. Petardi e fuochi d’artificio infatti fanno decisamente male all’ambiente, in particolare alla qualità dell’aria che respiriamo. I botti di fine anno generano un’impennata dell’inquinamento dell’aria. Per la Sima se durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% del Pm10 presente nelle città italiane, nella sola notte di Capodanno si registra un incremento che raggiunge valori medi su 24 ore quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi per metro cubo, e un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella prima ora dopo la mezzanotte, con un aumento del +1.900% rispetto ai valori massimi di legge. Va poi considerata la quantità di rifiuti prodotta: si stimano circa 60mila involucri, pari a circa 3-6 tonnellate, di botti e fuochi esplosi la notte di Capodanno rimangano sulle strade e nelle piazze delle nostre città. Si tratta di rifiuti difficili da differenziare – perché composti per il 70% da cartone, plastica, legno o argilla e per il restante 30% da polvere pirotecnica, in massima parte nitrato di potassio, zolfo e carbone, con aggiunta di metalli pesanti, magnesio e rame. .
QUALITà dell’aria
A confermare i danni ambientali è l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Campania. L’Arpac l’anno scorso ha analizzato i valori delle concentrazioni di polveri sottili rilevati nella notte di Capodanno dalla stazione di monitoraggio situata presso il Museo archeologico nazionale di Napoli, con l’impressionante picco registrato nelle prime ore del 2021. Andamenti simili, purtroppo, sono stati riscontrati da molteplici stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria. Le polveri sottili (Pm10 e Pm2.5), che sono comunque solo uno degli inquinanti associati all’utilizzo dei prodotti pirotecnici, sono riconosciute dall’Organizzazione mondiale della sanità tra gli inquinanti atmosferici più direttamente legati all’insorgere di effetti negativi per la salute delle popolazioni esposte. Nell’agglomerato Napoli–Caserta, sulle 20 stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria che il 1 gennaio 2021 hanno registrato dati validi, ben 17 hanno superato il limite giornaliero.
PROTEGGERE GLI ANIMALI
I botti pesano anche sui nostri animali domestici. Non è ancora Capodanno e sarebbero già oltre 2000 le segnalazioni di cani e gatti fuggiti in questi giorni in quanto spaventati dai botti (per fortuna tranne in sei casi sono tutti rientrati). A dirlo è l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente-Italiambiente (Aidaa). Il fenomeno, sparso a macchia di leopardo in tutta Italia anche se a guidare la classifica è la Toscana, con oltre 3mila segnalazioni, seguita da Lazio, Lombardia e Campania con oltre duecento segnalazioni di cani fuggiti a testa. L’associazione indica una serie di consigli di comportamento da seguire. Non bisogna mostrarsi troppo protettivi perché potrebbe aumentare la paura. Evitare assolutamente di tenere i cani legati con la catena che potrebbe strozzarli. Munire ogni quattro zampe di microchip, fondamentale per rintracciarlo. Per quanto riguarda i gatti è importante non fissarli mai a lungo negli occhi, perché potrebbe suscitare in loro aggressività. Meglio manifestare indifferenza.
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