MILANO – Dopo il “disastro” Afghanistan, il commissario degli Affari economici dell’Ue Paolo Gentiloni è convinto che sia arrivata “l’ora dell’Europa” e di un grande rilancio comune, a partire dalla difesa. Gentiloni, in un’intervista a ‘La Repubblica’ chiede di impostare delle politiche migratorie “con corridoi umanitari e quote” che scongiurino flussi incontrollati e il ritorno dei populismi. Accordi con i Paesi limitrofi sul “modello Turchia” lo convincono invece poco,ma se l’ex premier italiano è ottimista sulle prospettive economiche, spiega anche perché ha bloccato “più volte” i soldi dei Recovery di Polonia e Ungheria.
“Non si possono chiudere gli occhi di fronte al fatto che la più importante missione militare della storia della Nato si è conclusa in modo disastroso – aggiunge Gentiloni – . Abbiamo di fronte ancora giornate molto delicate e difficili. La situazione a Kabul attorno all’aeroporto non si è ancora normalizzata. Allungando lo sguardo: è chiaro che questa sconfitta avrà un impatto geopolitico notevole”. Per Gentiloni”è un terribile paradosso ma da questa debacle può scaturire l’ora dell’Europa”. “L’Ue non può permettersi un eccesso di debolezza geopolitica – chiarisce il commissario Ue – . E le condizioni sono favorite paradossalmente dalla Brexit. Il Paese più riluttante a un rafforzamento delle capacità autonoma di difesa europea è sempre stata la Francia. Ora è diventato il Paese più favorevole. E la Germania, in 15 anni è passata da grande riluttante a totale sostenitore. In futuro dovremo essere gli alleati autonomi degli Usa”.
(LaPresse)