MILANO – “E’ terribile che il figlio di un uomo scomparso a causa del regime militare debba sentire dal presidente del Brasile, che dovrebbe essere il massimo difensore del rispetto e della giustizia nel Paese, dichiarazioni così dure. Il Brasile deve assumersi la propria responsabilità e adottare tutte le misure necessarie perché casi come questo siano portati alla giustizia. Il diritto a memoria, giustizia, verità e risarcimento per vittime, sopravvissuti e loro famiglie deve essere difeso e promosso dallo Stato brasiliano e dai suoi rappresentanti”. Lo ha dichiarato Jurema Werneck, direttrice di Amnesty International Brasile, facendo riferimento a recenti dichiarazioni del presidente Jair Bolsonaro. Il politico d’estrema destra ha infatti detto a proposito di Fernando Augusto de Santa Cruz Oliveira, sequestrato durante la dittatura militare e da allora scomparso: “Un giorno, se il presidente dell’Oba vorrà sapere come il padre scomparve nel periodo militare, glielo dirò. Non vorrà sentire la verità”.
La gravità
Il figlio è Felipe Santa Cruz, presidente dell’Ordine degli avvocati brasiliano, il quale ha definito le affermazioni di Bolsonaro “crudeltà e mancanza di empatia”. Werneck ha proseguito: “Siamo a favore della revoca della Legge di amnistia del 1979, eliminando i dispositivi che impediscono le indagini e la punizione di gravi violazioni dei diritti umani, l’indagine e la responsabilizzazione dei crimini contro l’umanità commessi da agenti dello Stato durante il regime militare”. La legge ha di fatto garantito impunità per i crimini commessi durante la dittatura militare (1964-1985), tra cui torture, omicidi e scomparse di oppositori.
LaPresse
Brasile, Amnesty: “Terribili le frasi di Bolsonaro al figlio di un desaparecido a causa della dittatura”
"E' terribile che il figlio di un uomo scomparso a causa del regime militare debba sentire dal presidente del Brasile, che dovrebbe essere il massimo difensore del rispetto e della giustizia nel Paese, dichiarazioni così dure.