Brescia, eseguita l’autopsia sul bimbo ucciso dal batterio. Migliorano altri 6

I risultati sono attesi non prima di 90 giorni

Foto LaPresse - Andrea Campanelli 17 03 2017 Brescia ( Italia) Cronaca Brescia, Spedali Civili reparto di oncologia pediatrica dove insegna Annamaria Berenzi decretata miglio professoressa di Italia nella foto: reparto di oncologia pediatrica

MILANO (LaPresse) – É stata eseguita oggi l’autopsia sul corpo del piccolo Paolo, il bimbo deceduto a causa di un’infezione contratta nel reparto di terapia intensiva neonatale degli Spedali civili di Brescia. L’esame è stato svolto dal perito incaricato dalla Procura di Brescia alla presenza del perito di parte nominato dall’ospedale.

Si attendono i referti dell’autopsia

I risultati sono attesi non prima di 90 giorni. Sul caso gli inquirenti indagano per omicidio colposo. Non sono infatti ancora state chiarite le circostanze che hanno provocato l’infezione contratta nel reparto di terapia intensiva.

Il caso di Brescia

Sono 16 in tutto i medici e sanitari coinvolti, quelli cioè che hanno firmato la cartella clinica del piccolo paziente. Intanto altri sei neonati colpiti dall’infezione restano ricoverati: si tratta di bambini che erano già in terapia intensiva per cause non legate al batterio Serratia marcescens.

I bambini stanno rispondendo alle cure

Hanno risposto tutti alle cure e migliorano. Fa progressi anche il gemellino del piccolo Paolo. L’ospedale continua a effettuare controlli, che hanno dato tutti esito negativo. Sarà però necessario attendere altro tempo prima di poter dire che il batterio è debellato. L’azienda ospedaliera fa sapere che è a buon punto il processo di bonifica degli ambienti. L’accettazione del reparto, che al momento resta chiusa, potrebbe riaprire in tempi brevi.

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