Brexit, a Palazzo Chigi la task force sui rischi del ‘no deal’

Proseguono i preparativi da parte degli stati membri dell'Ue

Foto Palazzo Chigi/Tiberio Barchielli/LaPresse

ROMA – Si è svolta oggi a Palazzo Chigi una nuova riunione della task force Brexit, presieduta dall’ambasciatore Pietro Benassi. Dopo gli interventi a tutela dei diritti dei cittadini e della stabilità nel settore dei servizi finanziari in caso di recesso senza accordo del Regno Unito dall’Ue (il cd. “no deal”), sono stati discussi anche i piani di emergenza. Per limitare e gestire le conseguenze di un “no deal” sul commercio tra Italia e Regno Unito.

A Palazzo Chigi il confronto sul caso Brexit

È proseguito, in particolare, il lavoro sui temi relativi ai controlli di frontiera (dogane, requisiti sanitari e fitosanitari, interventi su porti e aeroporti, indicazioni geografiche e settore agroalimentare e altri prodotti industriali) e sull’assistenza e l’informazione alle imprese.

L’obiettivo è scongiurare un recesso senza accordo

L’entrata in vigore dell’accordo di recesso concordato nel novembre 2018 ai sensi dell’art. 50 del Trattato sull’Ue resta la modalità migliore per gestire in termini chiari e ordinati l’uscita del Regno Unito dall’Ue e porre le basi per un forte partenariato futuro. Nondimeno, alla luce dell’incertezza nel processo di ratifica dell’accordo a Londra, proseguono nei ventisette Stati membri dell’Ue i preparativi. Anche per lo scenario, poco auspicabile, di un recesso senza accordo.

(LaPresse)

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