Italia-Francia, Salvini cambia registro e avverte il M5S: “Pronto a governare”

Il leader leghista non ha intenzione di rinunciare alla sua verve polemica

in foto Luigi Di Maio e Matteo Salvini

ROMA – Saper approfittare anche dei momenti di crisi, per avere il massimo della resa con il minimo sforzo. Dalla crisi diplomatica con la Francia, chi ha tutta l’intenzione di trarne dei benefici è proprio Matteo Salvini.

Di Maio si schiera con i gilet gialli

Il ‘pasticcio’ è tutto da attribuire a Luigi Di Maio, che ha scelto non solo di stare al fianco dei violenti ma è andato a sostenere una protesta interna ad un altro Paese, per giunta amico, senza valutarne i rischi.

Una ingenuità, forse, condita però anche da poco senso delle istituzioni e soprattutto dalla ‘non conoscenza’ di ciò che si può e non si deve fare quando si è alla guida di un esecutivo. Ed in questo quadro, mentre è ancora alta la tensione con Parigi, che la Lega vuole dimostrare che è un’altra cosa.

Crisi diplomatica tra Italia e Francia, si cerca la mediazione

Le diplomazie di entrambi i Paesi si sono attivate ‘immediatamente’, come richiesto dal Colle. Tra la presidenza della Repubblica e quella del Consiglio i contatti sono costanti, con il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, affidatario del compito più difficile: aprire un canale di rappacificazione tra Parigi e Roma, supervisionato direttamente dal premier. L’ordine di scuderia di Mattarella e Conte è quello di abbassare i toni e aiutare il titolare della Farnesina a porre in essere le condizioni per evitare una rottura con il Paese d’oltralpe.

Le accuse a Macron

La situazione resta complicata, da Parigi non arrivano segnali confortanti e Di Maio non aiuta quando rimarca il “non mi pento di aver incontrato i gilet gialli” proprio all’indomani della quasi rottura. I dossier più importanti divisi con la nazione guidata da Emmanuel Macron (dalla ridistribuzione dei migranti della Sea Watch al salvataggio dell’Alitalia, a cui dovrebbe partecipare anche Air France) si bloccano.

Salvini e il messaggio ai colleghi del M5S

Un punto quasi di non ritorno, su cui il Viminale avvia la strategia del ‘cogli l’attimo’, con Salvini pronto al salto di qualità. Basta leggere la lettera inviata all’omologo francese, Christophe Castaner. Lì si cambia passo: fermezza, soprattutto sui temi più critici, su cui non si ‘cede di un millimetro’ ma, a differenza del socio di governo, dimostrare come si governa. insomma “concreta volontà di collaborazione ” e rapporti che “possono e devono essere ulteriormente sviluppati nell’interesse strategico reciproco”.

Una mano tesa nella piena consapevolezza del ruolo istituzionale che si ricopre, andando anche oltre. Il leader leghista non ha intenzione di rinunciare alla sua verve polemica, certo, ma il cambio d’abito è evidente, come del resto l’avviso ai navigati 5Stelle: la Lega è pronta a governare.

(LaPresse/di Donatella Di Nitto)

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