LONDRA – Il Regno Unito si reca alle urne, domani, per decidere sulla Brexit: si avvicina il giorno fatidico per il futuro dell’Inghilterra all’interno dell’Unione Europea. A sfidarsi sono Boris Johnson, principale sostenitore dell’uscita dall’Europa per l’Inghilterra e Jeremy Corbin, che potrebbe invece decidere su un nuovo referendum per la Brexit. Johnson appare in testa nei sondaggi. Il partito dei Tories potrebbe quindi salire, grazie alla promessa di porre fine alla drammatica Brexit: che il Regno resti nell’Unione o meno.
Gli scenari e i sondaggi. Jhonson è favorito, ma la Brexit non piace a tutti
Come molti altri politici il candidato dei Tories Johnson fa leva su un unico problema: la Brexit. Un argomento che catalizza l’attenzione di molti ma che, alla stessa maniera, suscita un certo risentimento tra il resto della popolazione. Se fosse lui a vincere il Regno Unito tirerebbe un sospiro di sollievo. Ma non così la Scozia. I nazionalisti scozzesi di Nicola Sturgeon, infatti, chiedono un secondo referendum. Per ora i sondaggi lo danno in vantaggio di 9 punti su base nazionale. Se invece fosse Corbyn a vincere si arriverebbe a un Hung Parliament, cioè un “parlamento appeso”. Situazione che porterebbe ineluttabilmente a un secondo referendum sulla Brexit.
La sfida tra i laburisti della BRexit e gli europeisti delusi
Sono diversi i fattori decisivi che decideranno le sorti del Regno Unito all’interno dell’Europa. Come il voto dei laburisti della brexit. Se decideranno di votare in massa Johnson per Corbyn la sconfitta sarebbe drammatica. Ma sono molti gli europeisti delusi e gli ex laburisti che potrebbe tornare all’ovile da lui. LA delusione subita dai democratici liberali, che si erano detti neutrali a un secondo referendum ma che vorrebbero comunque una seconda consultazione. Ma l’ago della bilancia sarà il voto giovanile. In definitiva saranno le nuove generazioni a decidere se e come rimanere in Europa.