LONDRA – L’Ue è pronta a rinegoziare l’accordo sulla Brexit. È quanto afferma il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt, uno degli 11 aspiranti alla successione di Theresa May, riferendo quanto gli avrebbe detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel loro incontro di questa settimana alle commemorazioni del D-Day. “Ha detto che certamente con un nuovo primo ministro britannico vorremo guardare qualsiasi soluzione avete”, ha dichiarato Hunt a Sky News. “Sono assolutamente sicuro che se adottiamo il giusto approccio, gli europei saranno pronti a negoziare”, ha affermato. Hunt non ha precisato se si riferisca all’accordo di ritiro, legalmente vincolante, che l’Ue ha più volte ribadito che non può essere ridiscusso, oppure alla dichiarazione politica che lo accompagna, sulle relazioni future Regno Unito-Ue, post Brexit. Bruxelles ha detto che la dichiarazione potrebbe essere rivista se il Regno Unito farà un cambiamento sostanziale nella sua posizione, per esempio sull’unione doganale o sull’accesso al mercato unico.
Le difficoltà
May ha raggiunto un accordo con l’Ue l’anno scorso, ma è stato respinto tre volte dal Parlamento britannico, il che l’ha costretta a rinviare la Brexit due volte rispetto alla data inizialmente prevista del 29 marzo. Adesso, con l’ultima estensione, il divorzio dall’Ue è fissato al più tardi per il 31 ottobre. Il punto più controverso dell’accordo è quello relativo al confine irlandese, in particolare la misura del cosiddetto ‘backstop’. Si tratta di una misura ideata per impedire il ritorno di controlli di frontiera fra la Repubblica d’Irlanda e la provincia britannica dell’Irlanda del Nord nel caso in cui Regno Unito e Ue non riescano a trovare un accordo commerciale a seguito del periodo di transizione che scatterà dopo la Brexit.
L’ipotesi
Secondo Hunt, Merkel avrebbe dichiarato che i leader Ue potrebbero essere aperti a una soluzione per così dire ‘tecnologica’ per risolvere la questione, una soluzione che finora Bruxelles ha definito irrealistica. “Mi ha detto che la Germania non aveva frontiera con la Repubblica d’Irlanda, voi l’avete dunque voi dovete trovare la soluzione” e “dunque si tratterà di una soluzione fondata su tecnologie, ciò che i tedeschi chiamano delle frontiere intelligenti, penso che sia fattibile”, avrebbe detto il ministro degli Esteri britannico. May si è dimessa venerdì da capo del Partito conservatore: resterà a capo del governo finché i Tory non designeranno entro fine luglio il loro nuovo capo, che diventerà anche il nuovo premier.
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