MILANO – “La Brexit può diventare il cavallo di Troia per l’arrivo in Europa del falso Made in Italy alimentare che nel mondo fattura 100 miliardi realizzato per oltre ¼ proprio negli Stati Uniti”. E’ quanto afferma la Coldiretti in un comunicato nel commentare l’annunciato accordo commerciale tra i due Paesi in occasione della visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Che spinge per una uscita dall’Unione Europea senza accordo.
Il Made in Italy è a rischio
“In questo caso – sottolinea la Coldiretti – verrebbe meno la tutela dei prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che non sarebbero più tutelati in Gran Bretagna. Dove potrebbero arrivare i tarocchi di imitazione Made in Usa che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali. Dalla mozzarella alla ricotta, dal provolone all’asiago, dal parmesan al romano ottenuto però senza latte di pecora fino ad ora vietati”.
L’accordo tra Usa e Regno Unito danneggia l’Italia
“Un pericolo rilevante per l’Italia che – continua la Coldiretti – con 297 denominazioni riconosciute è leader europeo nei prodotti DOP/IGP che rappresentano peraltro il 30% sul totale dell’export agroalimentare Made in Italy. E che senza protezione europea rischia di subire la concorrenza sleale di prodotti diversi ma venduti con nomi simili. Un rischio concreto se si considerano le vertenze del passato nei confronti della Gran Bretagna – ricorda la Coldiretti – con i casi della vendita di falso prosecco alla spina o in lattina fino ai kit per produrre in casa finti Barolo e Valpolicella. O addirittura Parmigiano Reggiano”.
Preoccupati anche i consumatori inglesi
Una preoccupazione che riguarda anche i consumatori inglesi. Con la paura di una Brexit senza accordo che spinge il record di sempre nelle esportazioni. Che fanno registrare un balzo del 18% in Gran Bretagna. Dove è corsa agli acquisti per fare scorte di cibo e bevande italiane per il timore dell’arrivo di dazi e ostacoli amministrativi. Secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero relativo al primo bimestre del 2019.
(AWE/LaPresse)