ROMA (LaPresse) – “Io non parlo mai di politica con Berlusconi. Ne sa più di me, lo annoierei e basta. Preferisco confrontarmi con lui sugli scenari globali. Parliamo di economia, di imprese, da Silvio c’è sempre da imparare“. Così Flavio Briatore in una intervista con il Corriere della Sera parla del pranzo a Villa certosa con il Cav di domenica scorsa. Sul governo gialloverde il manager non ha dubbi: “Questo è un governo di rottura, l’unico possibile in questa fase. A M5S e Lega dev’essere data la possibilità di governare insieme senza opporgli critiche stupide“. E sul rapporto inclinato tra Berlusconi e Salvini: “Fatti loro, sono due persone intelligenti e due persone intelligenti prima o poi si ritrovano. Una cosa è certa: Salvini sull’immigrazione sta facendo quello che nessuno dei governi precedenti era stato in grado di fare“.
“Non parlo mai di politica con Berlusconi – ribadisce Briatore – Ma si ricorda quando dissi che il vero delfino di Silvio era Renzi? Lo penso ancora”
Per quanto riguarda Giuseppe Conte: “Non lo conosco, sarà senz’altro un professore preparato. Al momento mi sembra il classico amministratore delegato che due azionisti un po’ litigiosi mettono a capo di un’azienda per fargli fare soprattutto il paciere“. Non risparmia poi critiche al decreto dignità. Alla domanda se inviterebbe un amico a investire in Italia, Briatore è lapidario: “Assolutamente no. Soprattutto dopo quel decreto Dignità che limita la possibilità degli imprenditori di usare i contratti a tempo determinato. Certi politici sono convinti che un capo azienda non veda l’ora di licenziare. In realtà, non vede l’ora di assumere. E poi, lo ripeto da secoli, possibile che non riusciamo a capire che il turismo è una priorità assoluta?”.