CASERTA (cs) – Una levata di scudi trasversale e, per certi versi attesa oltre che auspicata. Contro la modalità con cui il governatore Vincenzo De Luca ha deciso di liquidare la nomina di un commissario straordinario per seguire la ‘pratica’ dell’emergenza brucellosi che sta affliggendo (la Regione più che la malattia) il comparto bufalino di Terra di Lavoro. Nella delibera di Giunta con cui è stato nominato il commissario si fa riferimento ad un non meglio precisato problema di criminalità organizzata che avrebbe condizionato l’ambiente. Una posizione aspramente criticata da tutte le forze politiche. A schierarsi dalla parte degli allevatori è anche il presidente della Provincia Giorgio Magliocca che non si tira indietro dal polemizzare con la Regione e con il Governo. “Il tentativo di screditare gli allevatori bufalini casertani e chiunque provi anche solo ad ascoltarli è un errore imperdonabile. Credo – sostiene Magliocca – si stia completamente perdendo il senso della misura: anziché ascoltarli concretamente, visto che le loro preoccupazioni sono più che legittime, non solo si calano delibere, integrazioni e commissariamenti improbabili dall’alto, provvedimenti che non credo riusciranno a spostare di una virgola i problemi veri, ma gli si arriva a puntare l’indice addosso, sottovalutando la forza delle loro ragioni. Se hanno dalla loro sindaci anticamorra, esponenti di diverse e distanti appartenenze politiche, attivisti al di sopra di ogni sospetto, i massimi esperti in materia di infezioni bufaline oltre alla stampa, a tantissime associazioni e il fior fiore degli avvocati, qualche ragione ci sarà. Sarebbe il caso che a Palazzo Santa Lucia, ma anche a Roma, qualcuno si fermasse a riflettere, azzerasse tutto e si ripartisse daccapo per e insieme agli allevatori”, conclude il presidente della Provincia. Nella giornata di ieri avevano espresso il loro stupore anche il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale che, da sindaco anticamorra, si è sentito particolarmente offeso dal provvedimento regionale e ha respinto decisamente i sospetti gettati su tutto il comparto produttivo. Allo stesso modo aveva preso le distanze dal provvedimento di De Luca anche la presidente provinciale del Partito Democratico Camilla Sgambato che ha annunciato l’adesione allo sciopero della fame di 24 ore a sostegno del comparto. Ha interrogato il ministro della salute Roberto Speranza il deputato di Forza Italia Carlo Sarro che, parlando di piega grottesca, ha invitato i colleghi di partito in commissione Salute a convocare una seduta sul tema.
© RIPRODUZIONE RISERVATA