Brunetta: “Il 2018 sarà ricordato come l’annus horribilis gialloverde”

“Quello che si sta chiudendo è uno dei peggiori anni per i mercati finanziari nella storia recente. Un vero e proprio annus horribilis"

Foto LaPresse - Stefano Costantino

ROMA (LaPresse) – Brunetta: “Il 2018 sarà ricordato come l’annus horribilis gialloverde”. “Quello che si sta chiudendo è uno dei peggiori anni per i mercati finanziari nella storia recente. Un vero e proprio annus horribilis, che verrà ricordato come quello della grande guerra lanciata dal Governo Conte all’Europa e ai mercati, della grande fuga di massa da parte degli investitori esteri dal nostro Paese e della seconda crisi dello spread che ha martoriato i nostri titoli di Stato.

I dati della Borsa di Milano sono inequivocabili. Negli ultimi 6 mesi, ovvero dall’insediamento dell’Esecutivo gialloverde, l’indice principale di Piazza Affari, il FTSE Mib, ha registrato un crollo a doppia cifra del -18,63%. Un ribasso considerevole, se si tiene conto del fatto che nel 2017 aveva archiviato l’anno con un rialzo del +13,6%. La perdita, in termini di capitalizzazione, è stata pari a oltre 100 miliardi di euro, una cifra mostruosa.

Brunetta indica che per il settore bancario è stata una vera e propria ecatombe

Per il settore bancario è stata poi una vera e propria ecatombe senza precedenti, con l’indice FTSE Mib Banche crollato del -22,48%, in territorio ‘orso’, come si dice in gergo tecnico. Pesantissime le perdite per tutti gli istituti di credito, con Carige che ha chiuso al -80,77%, Mps a -62,21%, UniCredit a -28,70%, Intesa a -22,0%, UBI a -34,31%. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.

Il 2019 che sta arrivando non si prospetta affatto migliore, considerando che, nel frattempo, l’economia mondiale sta rallentando, i mercati azionari sono in territorio negativo e numerose incognite gravano sulle Borse, come la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, la Brexit, e i possibili effetti recessivi dell’aumento dei tassi d’interesse negli USA. Oltre a quelli, la quasi certezza che l’economia italiana resterà in recessione anche nei prossimi trimestri. Ce n’è abbastanza per credere che anche il prossimo sia un altro anno da dimenticare per gli investitori italiani”.

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