Le bucce di arance, limoni e mandarini rappresentano una risorsa preziosa. Anziché finire tra i rifiuti, sono state trasformate in prodotti utili, ecologici ed economici, riducendo l’impatto ambientale domestico e promuovendo un modello di economia circolare.
Per le pulizie, le scorze si sono dimostrate un potente sgrassante naturale per forni e piani di lavoro. Le bucce di limone, in particolare, hanno eliminato il calcare da bollitori e rubinetti dopo un’immersione di un’ora in acqua bollente e scorze tritate. Anche il fondo della caffettiera è tornato brillante grazie a un composto di bucce, acqua e sale grosso lasciato agire per qualche ora.
Con le scorze si potranno creare detersivi per piatti fai-da-te. Sarà sufficiente frullare 400 grammi di bucce con 400 ml d’acqua, per poi bollire il composto con altri 400 ml d’acqua, 300 ml di aceto bianco e 200 grammi di sale fino. Il risultato sarà una crema detergente profumata e molto efficace.
Le bucce sono state impiegate come profumatori per ambienti. Essiccate e unite a spezie come cannella e chiodi di garofano, hanno dato vita a pot-pourri. Inserite in sacchetti di stoffa, hanno profumato i cassetti e allontanato le tarme, mentre chi possiede un camino le ha usate come ecologici accendifuoco.
In cucina, le scorze d’arancia sono diventate deliziose scorzette candite, mentre quelle di limone hanno permesso di produrre un ottimo limoncello. La loro buccia grattugiata, privata della parte bianca, è stata congelata per insaporire piatti di carne e pesce. Un trucco utile è stato inserirle nel contenitore dello zucchero di canna per evitarne l’indurimento.
Anche il compostaggio domestico ne ha beneficiato. Aggiunte in piccoli pezzi in un rapporto di una parte di bucce e tre di materiali secchi (come foglie o cartone), hanno arricchito il fertilizzante naturale. Per la cura del corpo, infine, si è potuto creare uno scrub esfoliante, mescolando polvere di bucce essiccate con zucchero e olio d’oliva.






















