GENOVA – Ricostruzione del ponte Morandi, c’è il nome del nuovo commissario. Si tratta del sindaco Marco Bucci. La telefonata di questa mattina tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il governatore ligure Giovanni Toti, palazzo Chigi ha dato il nulla osta.
Beffato Gemme al fotofinish
L’annuncio è arrivato dopo che ieri per tutto il giorno si sono rincorse le voci e le indiscrezioni. In ballo c’erano anche i nomi di Claudio Andrea Gemme, gradito alla Lega, e del direttore scientifico dell’Istituto Italiano della Tecnologia Roberto Cingolani, sponsorizzato dai Cinque Stelle. Su Gemme pendevano le obiezioni di incompatibilità dei pentastellati, l’ipotesi Cingolani era osteggiata dalla Lega, alla fine la scelta è caduta su Bucci. Eppure proprio ieri lo stesso primo cittadino aveva preferito trincerarsi dietro a un vago “non ne so nulla” in merito all’ipotesi.
In attesa della convocazione a Roma
Ovviamente ora il tutto dovrà essere messo nero su bianco dal presidente Sergio Mattarella. In questo senso si attende una convocazione al Colle per Bucci che potrebbe arrivare già in serata. Prima di allora non è possibile escludere sorprese. Appena due giorni fa anche Claudio Gemme è sembrato ad un passo dall’incarico, parcheggiato in hotel a Roma prima della definitiva bocciatura di Di Maio. I rimorsi raccontano di un Gemme profondamente amareggiato per la vicenda.
Marco Bucci il sindaco manager
Bucci è un sindaco-manager. Nato a Genova il 31 ottobre del 1959, sposato e con figli, si è specializzato in chimica e tecniche farmaceutiche negli States. Precisamente nelle Università di Minnesota e Michigan, ma anche all’Imd di Losanna, in Svizzera. La carriera da manager si è sviluppata prevalentemente all’estero. Buccia ha ricoperto infatti la carica di presidente della Carestream Health Inc (colosso americano del settore dell’imaging medicale e dentale). Poi è stato Ceo della Eastman Kodak Company (lo storico marchio della fotografia). Solo successivamente ha ottenuto il ruolo vicepresidente di Sgs (azienda svizzera di ispezione e certificazione dove si affermò Sergio Marchionne).
Dall’ottobre 2015 al giugno 2017, chiamato dal governatore Toti, ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Liguria Digitale. Naturalmente tale incarico è stato abbandonato dopo l’elezione a sindaco di Genova tra le fila del centrodestra.
