Bufera a Torre Annunziata, debiti con l’Ente: nei guai 4 politici

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Raffaella Celone, Raffaele De Stefano e Gianfranco Scafa

TORRE ANNUNZIATA – Nuovo scandalo politico nella cittadina vesuviana: tre consiglieri comunali attualmente in carica e un ex assessore della giunta Cuccurullo risultano indagati per false attestazioni. La Procura ha notificato loro un avviso di garanzia al termine di un’indagine che ha portato alla luce presunte irregolarità nelle dichiarazioni di assenza di debiti verso il Comune. Secondo quanto emerso, i quattro politici avrebbero presentato al responsabile della prevenzione e della trasparenza del Comune una dichiarazione nella quale attestavano di non avere pendenze economiche nei confronti dell’Ente. Tuttavia, gli accertamenti condotti dagli inquirenti hanno rivelato una realtà ben diversa: i soggetti coinvolti risultano debitori per un ammontare complessivo di circa 36mila euro, derivanti dal mancato versamento di imposte locali quali Imu, Tari e Tarsu, accumulate tra il 2007 e il 2020. L’indagine si concentra in particolare su Gianfranco Scafa, ex assessore ed esponente di Torre Libera, dimessosi lo scorso ottobre per far spazio ad Alfonso Ascione. La posizione di Scafa appare la più grave: il suo debito ammonterebbe a circa 34mila euro, cifra che ha pesato significativamente sulla sua uscita dalla giunta Cuccurullo. Oltre a Scafa, sono coinvolti anche tre consiglieri comunali in carica: Maria Di Maio (+Europa), nipote dell’ex sindaco Vincenzo Ascione, con una pendenza minima di 142 euro; Raffaele De Stefano (Torre dei Valori), consigliere di opposizione, con un debito di circa 1900 euro; Raffaella Celone (Area Socialista), con un’esposizione di 596 euro. Al momento, i tre consiglieri non rischiano la decadenza dalla carica, almeno fino al primo grado di giudizio, come previsto dalla Legge Severino. Tuttavia, la vicenda getta un’ombra pesante sulla trasparenza amministrativa di Torre Annunziata e potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri politici locali. L’opinione pubblica, già scossa da recenti episodi di mala gestio, attende sviluppi e possibili risvolti giudiziari. L’amministrazione comunale, dal canto suo, dovrà fare chiarezza sulla vicenda per non alimentare ulteriori tensioni e garantire il rispetto delle normative sulla trasparenza e sulla correttezza amministrativa. La Procura prosegue le indagini per valutare eventuali ulteriori responsabilità e stabilire l’effettiva sussistenza del reato di false attestazioni. Nei prossimi mesi, potrebbero emergere nuovi dettagli destinati a influenzare il futuro politico della città.

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