CASERTA – Il commissario provinciale del Pd Susanna Camusso è atteso al varco per lo sblocco del partito alla ripresa dell’attività dopo la pausa di agosto. Finora la delegata di Elly Schlein per la federazione casertana non ha dato segni di vita dopo le lettere critiche di diversi esponenti dem, dalla missiva firmata da consiglieri regionali e segretari provinciali a quelle di respiro provinciale inoltrate rispettivamente dalla componente di AreaDem e dagli attivisti vicini al presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero.
Il commento di Tresca e Lettera
“Al rientro dalle ferie – dice Enrico Tresca, segretario del partito nel capoluogo e componente di AreaDem – ci riuniremo e parleremo della situazione del Pd. Non mi aspetto molto, ma vedremo. Risposte dal commissario finora non ne abbiamo avute”. “A fine giugno – dichiara da parte sua il consigliere provinciale Salvatore Lettera, fra i firmatari della nota degli “olivierani” – il gruppo Pd in Provincia ha incontrato la Camusso: avevamo concordato di rivederci, ma il commissario non ci ha più chiamato. Ci aveva esortato a fare opposizione al presidente Giorgio Magliocca, ma il gruppo ha un comportamento ambiguo: qualcuno vota contro la maggioranza, qualcuno no, come Enzo Guida e lo stesso capogruppo Alessandro Landolfi. Perfino sul bilancio della Provincia Landolfi si è astenuto, dichiarando che nel previsionale c’erano investimenti che andavano a favore del suo territorio”.
Le mozioni
A volte, aggiunge Lettera, “presento delle mozioni e sono l’unico del gruppo a firmarle, come è successo per le assunzioni, quando mi sono rivolto al prefetto”. Capita anche che “in Consiglio il Pd voti contro e poi l’assemblea dei sindaci si esprima a favore: in questa sede il sindaco di Caserta Carlo Marino e quello di Sessa Aurunca Lorenzo Di Iorio hanno votato il documento presentato da Magliocca. Guida, da parte sua, si è astenuto in Consiglio, poi ha mandato il suo vicesindaco a votare a favore”. Su simili comportamenti, conclude Lettera, “mi aspetterei un intervento autoritario da parte della Camusso, ma il commissario dorme sonni tranquilli”.
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