ROVIGO – E’ la banalità del male che si manifesta, una sorta di ritornello terribile che si ripete in ogni angolo del Paese, andando a colpire spesso i più deboli: chi non ha mezzi per difendersi. In quest’ottica un disabile può diventare un bersaglio facile. La conferma (purtroppo) arriva dalla provincia di Rovigo, che nella classifica nazionale della microcriminalità sta velocemente scalando posizioni. Un gruppo di bulli ha accerchiato e aggredito un giovane diversamente abile. E’ accaduto di sera, in pieno centro, ad Adria.
L’escalation di violenza
In quattro hanno assalito la vittima cogliendola di sorpresa. Uno dei teppisti ha anche urinato addosso al malcapitato. L’hanno pestato, sono volati calci e pugni, infine gli hanno strappato via il cellulare. Soltanto quando è tornato al sicuro tra le mura domestiche, il disabile è riuscito a raccogliere il coraggio a due mani e a raccontare quanto gli era capitato pochi minuti prima. Le forze dell’ordine hanno subito messo in moto la macchina delle indagini. Identificati gli autori dell’umiliazione: sono due maggiorenni, un minorenne e poi c’è pure una ragazza (all’epoca minorenne) che secondo gli inquirenti avrebbe fatto da palo mentre i ‘compari’ agivano indisturbati.
In due a processo
I due maggiorenni sono finiti sotto processo al tribunale di Rovigo. Dei due minorenni invece se ne sta occupando il tribunale competente di Venezia. Il tema sicurezza monopolizza la quotidianità dei rodigini. Nel fine settimana scorso, nel cuore della movida, si sono registrate due maxi risse. I vertici delle forze dell’ordine stanno preparando un piano per arginare gli episodi violenti.