Burkina Faso, scontri etnici dopo l’attacco terroristico: 46 morti

La regione è un punto caldo dell'estremismo, dopo il caos che ha travolto la Libia nel 2011

Aumenta la paura dopo l'attentato di Boko Haram
Foto LaPresse - Medici Senza Frontiere

BURKINA FASO – Quarantasei persone sono morte in scontri a sfondo etnico in Burkina Faso questa settimana. Lo ha fatto sapere il governo, che inizialmente aveva parlato di 13 vittime nelle violenze di martedì e mercoledì nel villaggio di Yirgou. Nel distretto di Barsalogo. Un portavoce ha aumentato il bilancio a 46.

L’attentato terroristico e gli scontri etnici

“E’ iniziato con un attacco terroristico a Yirgou in cui sono state uccise sette persone, tra cui il capo del villaggio”, ha spiegato un portavoce. “La gente ha dato la caccia ai terroristi e compiuto varie azioni che hanno portato a 46 vittime identificate oggi, tra cui i sette uccisi dai terroristi”. Gli abitanti hanno dichiarato che, dopo l’attacco jihadista, gli abitanti del villaggio del gruppo etnico Mossi hanno attaccato un campo di pastori nomadi Fulani. Accusandoli di essere complici dei militanti.

La regione covo del fondamentalismo islamico

La regione è un punto caldo dell’estremismo, dopo il caos che ha travolto la Libia nel 2011, seguito dall’insorgenza islamista nel nord del Mali e dal rafforzamento di Boko Haram in Nigeria. Gli attacchi iniziarono nel nord del Burkina Faso nel 2015, poi si diffusero a est, vicino ai confini di Togo e Benin. Il Burkina ha dichiarato lo stato d’emergenza in province di sette delle 13 regioni amministrative del Paese, dopo che 10 gendarmi sono stati uccisi vicino al confine con il Mali.

(Lapresse/AFP)

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