ACERRA – Un cadavere carbonizzato tra le lamiere, irriconoscibili, di un’automobile parcheggiata in aperta campagna. E’ la macabra scoperta fatta ieri notte dai carabinieri compagnia di Castello di Cisterna. I militari dell’Arma sono intervenuti in località ponte dei cani per una segnalazione di una Fiat 600 in fiamme. All’interno del veicolo il corpo senza vita di una persona sfigurata dalle fiamme. Macchina delle indagini avviata praticamente subito, ma per arrivare all’identificazione del cadavere sono passate ore. Intanto, già in mattinata ai carabinieri risultava l’irreperibilità di Domenico Vellega, classe 1974, di Marigliano, profilo già noto alle forze dell’ordine. L’auto era intestata a lui. Non era detto, però, che fosse lui la persona deceduta. Servivano riscontri basati su un’analisi accurata della salma. Il magistrato di turno, intervenuto sul posto, ha provveduto a disporre l’autopsia. Nel primo pomeriggio la verità. Si trattava, in effetti, proprio del 46enne residente a Pontecitra, quartiere periferico di Marigliano. Una faccenda avvolta nel giallo. Non si esclude nulla. Fondamentale si rivelerà l’autopsia. Dall’esame necroscopico arriveranno nuovi dettagli sulla vicenda. Il timore è che possa essersi trattato di un gesto violento. Di un omicidio. Ma un primo elemento escluderebbe tale ipotesi: nella zona, infatti, non sarebbe emersa la presenza di alcuna auto di appoggio. Di Vellega si sa poco o nulla. Il 46enne aveva piccoli precedenti datati diversi anni fa, ma non risulta legato ad ambienti criminali del quartiere.
Resta comunque lo scenario inquietante dell’episodio. Poche settimane fa, in aperta periferia a Caivano, in via Sant’Arcangelo, una donna è stata trovata ustionata a un soffio dalla sua automobile, che intanto veniva divorata dalle fiamme. Si trattava di una 37enne di origini brasiliane, ma da decenni a Caivano. Trasportata subito all’ospedale Cardarelli, la donna è poi morta dopo due settimane di agonia.
