MILANO – Si aggrava il carico di accuse contro il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio che ha ricevuto un avviso di garanzia in cui si formula l’accusa di corruzione. Sempre nell’inchiesta su appalti e presunti favori, denominata ‘Lande desolate’, condotta dalla procura di Catanzaro. L’indagine della Dda di Catanzaro riguarda gli appalti per la realizzazione della sciovia di Lorica e dell’aviosuperficie di Scalea. Affidati all’impresa di costruzioni Barbieri srl.
Il governatore Oliverio è accusato di corruzione
Il politico calabrese ora è indagato anche per corruzione, accusa formulata dagli aggiunti Vincenzo Capomolla e Vincenzo Luberto e dal pm Alessandro Prontera. Una nuova contestazione, quella mossa dalla procura calabrese, che si aggiunge a quella già nota di abuso d’ufficio. A Oliverio è stato notificato il nuovo avviso di garanzia dopo quello dello scorso 17 dicembre. Giorno in cui il giudice per le indagini preliminari aveva emesso nei confronti dell’esponente del Pd anche un obbligo di dimora.
I rapporti con l’imprenditore Barbieri
Le nuove accuse riguardano sempre il presunto patto stipulato con l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri, che, per l’accusa, avrebbe dovuto bloccare i lavori di piazza Bilotti, a Cosenza, penalizzando il sindaco, Mario Occhiuto, e in cambio lo stesso Barbieri avrebbe ottenuto un finanziamento aggiuntivo di oltre quattro milioni di euro per completare i lavori delle piste da sci di Lorica, in Sila.
La linea della difesa
Per l’avvocato Enzo Belvedere, difensore del presidente della Regione Calabria Oliverio, si tratta di accuse “che riteniamo infondatissime”. “Abbiamo fornito tutti gli elementi a discarico. La Procura era rappresentata da tre pm, che si sono divisi il compito di replicare alla difesa, ma lo hanno fatto malamente secondo noi, perché gli indizi a carico del nostro assistito sono davvero effimeri, se ve ne sono. La procura non ha depositato nuovi elementi, sono gli stessi presenti nell’ordinanza. La decisione del tribunale del riesame è prevista nei prossimi giorni”, sottolinea l’avvocato.
Accuse infondate
Il difensore di Oliverio è “fiducioso che il Riesame intenda quali sono state le ragioni che hanno mosso l’agire politico (nel senso aristotelico) del Presidente, che sono di esclusivo fine pubblico e non per avvantaggiare taluno o penalizzare tal altro”. L’argomento della difesa del governatore è che “l’opera in parola è stata realizzata, non è una ‘landa desolata’, come la pessima definizione data all’operazione vorrebbe far intendere, tutto un territorio si avvantaggia del rifacimento di un obsoleto impianto di risalita e delle opere ad esso complementari”.
(Lapresse/di Laura Carcano)